Terremoto Campi Flegrei, 212 scosse registrate in tre sciami sismici: gli ultimi dati pubblicati
I Campi Flegrei, situati nella regione della Campania, rappresentano uno degli areali vulcanici più sorvegliati e studiati al mondo, noto per la sua natura altamente bradisismica e per il rischio vulcanico che comporta. Di recente, questa area ha guadagnato ulteriore attenzione a seguito di un'intensa attività sismica: sono state registrate ben 212 scosse nel corso di tre distinti sciami sismici. Questa sequenza di terremoti ha suscitato preoccupazione tra gli esperti e la popolazione locale, dato che ogni scossa potrebbe magari essere un preludio a cambiamenti più significativi nella già complessa dinamica geologica dei Campi Flegrei.
Terremoto Campi Flegrei, Musumeci: "Uno dei vulcani peggiori al mondo"
Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci – intervenuto in commissione ambiente mercoledì 29 maggio – ha spiegato: "Nei Campi Flegrei 80 mila persone vivono sedute su uno dei vulcani peggiori al mondo, ma nonostante questo non abbiamo mai parlato di evacuazione, abbiamo detto invece che se una famiglia avesse voluto spostarsi da lì il governo avrebbe predisposto degli aiuti, ma questa ipotesi al momento è stata messa da parte".
Il Ministro ha poi aggiunto: "Parlare di ritardo nell'azione di questo governo per i Campi Flegrei mi sembra davvero una forzatura, quando per 42 anni non si è parlato del bradisismo". Ha inoltre aggiunto: "Ora l'importante è che tutti imparino a convivere con i rischi, al plurale, e non con un solo rischio".
Campi Flegrei, il suolo
L'ultimo report dell'Osservatorio Vesuviano, gestito dall'INGV, indica che nel settore dei Campi Flegrei il suolo sta iniziando a elevarsi a causa del bradisismo, una velocità più che doppia rispetto alla media osservata nel primo trimestre del 2024.
Il bollettino, che copre il periodo dal 20 al 26 maggio, ha documentato 274 movimenti sismici, inclusa una scossa di magnitudo 4.4, la più forte mai registrata da 40 anni in questa zona. Nonostante l'intensa attività sismica e le deformazioni del terreno, le analisi sismiche e geochimiche condotte dall'INGV non mostrano segnali di una potenziale eruzione imminente.
Dall'inizio di aprile, il sollevamento medio del suolo nei Campi Flegrei è stato di 20 millimetri al mese, con una variabilità di 3 millimetri, un ritmo significativamente superiore alla media dei primi tre mesi del 2024, ma conforme ai valori osservati nel mese di aprile. Seguendo lo sciame sismico del 20-21 maggio, è stato osservato un abbassamento del terreno di circa 1 cm, sebbene questo risultato non sia ancora stato confermato ufficialmente.
Ulteriori indagini sono previste per verificare questi dati; tuttavia, è stato notato che il livello del suolo è rapidamente tornato ai valori precedenti poco dopo l'evento.