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Calabrone asiatico sempre più pericoloso in autunno: come riconoscerlo e cosa fare in caso di nido

Il "vero" calabrone asiatico non è mai stato avvistato nel nostro Paese, tuttavia ci sono due specie di calabroni che con l'arrivo dell'autunno si fanno più aggressivi. Come riconoscerli e cosa fare se ci imbattiamo in un nido
Ambiente10 Ottobre 2024 - ore 08:25 - Redatto da Meteo.it
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Foto da Wikipedia

Con l'abbassarsi delle temperature non tornano solo le cimici, terribilmente fastidiose per il loro odore nauseabondo. Molti insetti, presenti anche in estate, si fanno più pericolosi. Tra questi c'è sicuramente il calabrone asiatico, una categoria che racchiude in realtà tre diverse specie di vespe. Cosa fare se ci imbattiamo in questi insetti o peggio ancora scopriamo che hanno fatto il nido nel nostro giardino o nel parco in cui ci rechiamo abitualmente?

Calabrone asiatico, come riconoscerlo

Vespe e calabroni sono generalmente molto più aggressivi delle api, ma tra questi ce ne sono alcuni che con il sopraggiungere della stagione più fredda si fanno particolarmente pericolosi. Il calabrone asiatico è tristemente noto proprio per la sua aggressività, che appunto aumenta con il diminuire delle colonnine di mercurio. Come riconoscerlo? In realtà con questo termine si indicano, seppure erroneamente, ben tre varietà di insetti: la Vespa velutina, la Vespa orientalis e la Vespa Mandarinia. Solo quest'ultima è il vero calabrone asiatico, anche se pure le altre due possono rappresentare un problema per la loro aggressività nella stagione fredda.

La Vespa velutina è un calabrone dalle zampe gialle, originario del sud-est asiatico. Introdotta per errore in Francia, è stata poi "esportata" in Spagna, in Belgio e in Portogallo, fino a giungere anche da noi. La sua lunghezza non supera i 30 mm e ha il corpo scuro, con una linea gialla evidente sull’addome contenente un triangolino nero.

La Vespa orientalis è, come facilmente intuibile dal nome, una vespa orientale molto diffusa anche da noi. Riconoscerla è davvero facile, poiché somiglia molto al calabrone europeo. Ha la testa rossiccia, e il corpo altrettanto rosso su cui spicca una banda gialla sull'addome. Questa vespa la troviamo spesso nei casali abbandonati e nelle cavità degli alberi, mentre difficilmente fa il nido nel terreno.

La Vespa mandarinia, conosciuta anche come calabrone giapponese, è il vero calabrone asiatico. La sua lunghezza può raggiungere i 45 mm (55 mm per le regine), con apertura alare di 75 mm e pungiglione di 6 mm.  Le dimensioni notevolmente maggiori delle altre specie, fanno sì che questo sia considerato il calabrone più grande al mondo. La testa e le zampe anteriori sono arancioni, il corpo è dorato, e le zampe centrali e posteriori sono di una tonalità marrone scuro. Se da un lato la sua pericolosità potrebbe destare preoccupazione, dall'altro c'è una buona notizia: non sono mai stati segnalati in Europa avvistamenti di questo calabrone.

Perché il calabrone asiatico diventa più aggressivo in autunno?

L'aggressività dei grossi vespidi si fa più imponente con l'arrivo della stagione fredda. I motivi sono da ricercare in alcuni fattori:

  • i nidi presentano un picco di popolazione, con le operaie intente a proteggere la regina e il nido
  • le fonti di cibo iniziano a scarseggiare e l'ansia di trovare da mangiare fa sviluppare ai calabroni maggiore aggressività
  • le operaie allevano le future regine e maschi, e per proteggere i riproduttori attaccano maggiormente

Cosa fare se troviamo un nido di calabroni asiatici?

In generale è sempre sconsigliato ricorrere al fai-da-te per eliminare un nido di calabroni asiatici, tanto più se il rinvenimento avviene in una stagione in cui tali insetti mostrano una particolare aggressività. Interventi improvvisati potrebbero infatti scatenare l'attacco di un gran numero di calabroni, mettendo a rischio la vita sia per il notevole numero di punture che il rischio di shock anafilattico.

Se notiamo la presenza di un nido in una proprietà privata la miglior cosa da fare è allertare professionisti del settore, segnalandone la posizione, affinché possano intervenire in sicurezza per rimuoverlo. Se invece il nido si trova sul suolo pubblico sarà sufficiente comunicare al Comune o ai vigili la sua presenza. Saranno poi questi ultimi a contattare le ditte specializzate.

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