Argyroderma, come prendersi cura dei "sassi viventi"
Pianta succulenta dall'aspetto affascinante, l'Argyroderma rappresenta una delle specie preferite tra gli appassionati di piante grasse per i suoi piccoli corpi carnosi e le accattivanti fioriture, ma anche per la sua resistenza e la facilità di coltivazione che la rendono indicata anche a chi non ha uno spiccato pollice verde.
Caratteristiche botaniche delle Argyroderma
Si tratta di piante originarie dell'Africa meridionale, che hanno saputo conquistare un posto speciale nel cuore degli appassionati del nostro Paese grazie alle loro particolari caratteristiche. La forma insolita delle foglie - che ricorda quella dei ciottoli - dona a queste piante un aspetto particolare e insolito e ha contribuito a fargli guadagnare l'appellativo di "sassi viventi" o "pietre viventi".
Piccole nelle dimensioni possono adornare piccoli angoli del giardino ma anche essere riunite in vasi o contenitori, dando origine a composizioni compatte e ricche di fascino. Non occorre essere giardinieri provetti, poiché si tratta di piante che richiedono davvero poche cure e attenzioni per regalare una bellezza straordinaria.
Ne esistono diverse varietà - tutte dalle foglie carnose - che consentono di creare composizioni variegate:
- Argyroderma delaetii con foglie di colore verde chiaro dalle sfumature rossastre. La fioritura regala fiori di colore giallo brillante
- Argyroderma fissum con foglie divise a metà da una profonda fenditura centrale. I suoi fiori sono di colore bianco o giallo
- Argyroderma framesii con foglie dalla forma tondeggiante caratterizzate da piccole verruche bianche sulla superficie. Durante la fioritura produce fiori rosa
- Argyroderma pearsonii riconoscibile dalle foglie di colore verde chiaro o grigio-verde con un'incisione centrale marcata. I fiori sono di colore giallo pallido o crema
- Argyroderma testiculare caratterizzata da foglie di colore verde intenso con una forma tondeggiante. Durante la fioritura, produce fiori di colore giallo o crema.
- Argyroderma patens con foglie dalla forma tondeggiante e appuntite all'estremità. Nel periodo di fioritura si riempie di piccoli fiori gialli o rosa
- Argyroderma ringens riconoscibile dalle foglie di colore verde grigiastro con bordi dentellati e appuntiti e dai fiorellini gialli che produce
- Argyroderma crateriforme dalle foglie piatte e arrotondate. Durante la fioritura produce fiori di colore giallo o rosa
- Argyroderma subalbum con foglie tondeggianti di colore verde chiaro e piccoli fiori bianchi o giallo pallido
- Argyroderma nitidum riconoscibile dalle foglie di colore verde scuro con una forma tondeggiante e superficie liscia. Durante la fioritura produce fiori di colore giallo brillante
Come prendersi cura dell'Argyroderma
Il punto ideale nel quale collocare questa pianta è un ambiente semi-ombreggiato, nel quale la luce solare diretta arriva per qualche ora al giorno. Luoghi troppo bui porterebbero la pianta ad espandersi e perdere gradualmente il suo colore originale, mentre l'esposizione eccessiva ai raggi diretti potrebbe danneggiare le foglie e gli steli, causando bruciature.
Non ama irrigazioni abbondanti e frequenti che potrebbero favorire il marciume delle radici ed è sempre bene aspettare che il terreno si presenti completamente asciutto prima di annaffiarla. In inverno la pianta entra in uno stato di riposo e non necessita di acqua aggiuntiva.
Si tratta di una specie molto robusta, che difficilmente viene attaccata da malattie e parassiti. I problemi più comuni che possono svilupparsi su una pianta di Argyroderma sono dovuti alla cocciniglia e al marciume delle radici.
Per prevenire quest'ultimo si raccomanda di scegliere un terreno ben drenato, creato con uno strato di terreno idrofobo inferiore e un po’ di terreno di semina nella parte superiore.
Quando il vaso si presenta visivamente troppo piccolo per contenere la pianta, sarà necessario provvedere al rinvaso. Il periodo migliore per questa operazione è la primavera o l'autunno.
La moltiplicazione dell'Argyroderma può essere fatta per seme o per talea. Nel primo caso sarà sufficiente prelevare alcuni semi, che la pianta produce in gran quantità. In alternativa è possibile propagare la pianta asportando i germogli laterali prodotti durante il periodo di crescita attiva della pianta. Una volta separati, i germogli possono essere trapiantati in un terreno ben drenato, da mantenere umido fino a quando non si sviluppano nuove radici.