Zecche: dovremo difenderci tutto l’anno per colpa dei cambiamenti climatici
L'allarme zecche in Italia prosegue, ma arrivano ulteriori cattive notizie: la loro proliferazione proseguirà per tutto l'anno, anche nei mesi invernali. La colpa? È dei cambiamenti climatici.
Emergenza zecche in Italia: proseguirà d'inverno?
Nei giorni scorsi vi avevamo parlato di una crescita dei morsi di zecche in Italia, specialmente al Nord, e di come difendersi. Questo fenomeno, molto pericoloso perché può portare alla diffusione di virus e malattie, ha alla base più di una causa. Certamente la siccità e l'avvicinamento degli animali selvatici ai centri urbani influiscono notevolmente, ma sono le alte temperature a giocare un ruolo fondamentale nella proliferazione delle zecche.
Questi parassiti non sono soliti circolare nei mesi invernali, poiché preferiscono nascondersi in profondità per ripararsi dal freddo. Basandoci sui dati raccolti nello scorso inverno, però, questa abitudine sembra essersi interrotta. In Scozia, ad esempio, sono stati registrati casi di malattia di Lyme proprio nei mesi che vanno da dicembre a marzo, un evento del tutto eccezionale. Questa malattia è tipicamente trasmessa dalle zecche, che fungono da vettori e la diffondono tra gli essere umani. È possibile dunque ipotizzare che la circolazione di questi aracnidi stia ampliando la sua durata, non limitandosi più solamente ai mesi estivi.
Zecche anche d'inverno, perché?
Quest'anno in Italia da gennaio sono stati registrati diversi ricoveri in ospedale causati da punture di zecche, addirittura 37 nel solo Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona. Le alte temperature registrate specialmente nel mese di maggio hanno favorito l'anticipo della proliferazione di questi insetti, ma di questo passo saranno in grado di abituarsi agevolmente anche agli altri mesi dell'anno.
Sono numerosi gli studi che attribuiscono ai cambiamenti climatici la causa della diffusione delle zecche anche nei mesi invernali, e non è difficile immaginarlo. Con le temperature che si alzano di anno in anno e gli inverni sempre più miti, questi insetti non sono più costretti a nascondersi sotto le pietre per difendersi dal freddo e preferiscono uscire allo scoperto e cacciare. Il riscaldamento globale sta rendendo aridi i terreni ma al tempo stesso ha reso fertile il campo per le zecche, che si stanno ambientando anche in Paesi in cui non erano mai riuscite a diffondersi. Si pensi, ad esempio, alla già citata Scozia o al freddo Canada. Sembra che dobbiamo dunque prepararci a una nuova forzata convivenza con questi pericolosi esseri e prendere le dovute precauzioni 12 mesi all'anno: ecco quali sono.