Vespa orientalis, c’è davvero un’invasione a Roma?
C'è paura a Roma per la presenza della vespa orientalis, un tipo di insetto più grande e pericoloso della vespa comune: ma si può davvero parlare di invasione? Ecco perché la situazione non è così grave come si può pensare.
Vespa orientalis a Roma, che cos'è
Un nuovo allarme è partito a Roma per la presenza della Vespa orientalis, un insetto che negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia. Ma che cos'è e come si riconosce la vespa orientalis? Partiamo da un dato: attualmente in Europa esistono 3 specie del genere Vespa e l'orientalis è una di queste, fin qui occupante principalmente le aree del Sud Italia. Si tratta di una specie più velenosa della vespa comune, con un veleno epatotossico ed emolitico, che causa cioè danni al fegato e al sangue.
Di solito però questa vespa non punge a prescindere ma solo se disturbata. Anzi, non solo: prima ancora di attaccare, fa un volo intimidatorio e punge solo in caso di persistenza del nostro disturbo. Se però la tocchiamo, salta lo step del volo intimidatorio e va direttamente a quello dell'attacco, colpendoci col suo pungiglione direzionabile anche lateralmente rispetto al corpo, per garantire una maggiore efficacia dell'offensiva.
Come si riconosce una vespa orientalis? Il suo colore è di un rossastro uniforme, interrotto da una striscia gialla nell'addome e da una macchia sulla testa. Possiamo trovarla principalmente negli ambienti urbani, grazie alla ricchezza di siti adatti alla nidificazione.
Vespa orientalis a Roma, è davvero un'invasione?
Chiarita la pericolosità della vespa orientalis, perché a Roma c'è tutto questo allarmismo? È vero, nella capitale non veniva avvistata da 70 anni e probabilmente nel mese di luglio il caldo e i rifiuti hanno giocato un ruolo fondamentale per attirare nuovamente quest'insetto, ma la parola "invasione" sembra davvero esagerata, soprattutto alla luce della realtà dei fatti. Sulla questione è intervenuta, proprio per rassicurare la cittadinanza, l'assessore all'Ambiente Sabrina Alfonsi.
Come Assessorato Ambiente ci siamo allertati da subito, insieme alla Protezione Civile di Roma Capitale, per monitorare e intervenire immediatamente su ogni caso di presenza di Vespa Orientalis che ci è stato segnalato. Teniamo alta l’attenzione su un fenomeno, peraltro poco conosciuto, per il quale abbiamo anche il supporto di #AMA per i casi in cui sia necessario l’utilizzo di insetticidi e disinfestanti. Sin dalla comparsa a #roma della Vespa orientalis nel giugno scorso il Dipartimento Tutela Ambientale e la Protezione Civile di Roma Capitale con il supporto di AMA si sono attivati con immediati sopralluoghi, sulla base delle segnalazioni della presenza di sciami o nidi da parte dei cittadini. La maggior parte delle presenze hanno riguardato per ora il primo e secondo municipio. Il Dipartimento Tutela Ambientale ha preso contatti con gli esperti di Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale per avviare una collaborazione nel monitoraggio e controllo del fenomeno. Tra gli interventi più recenti quelli eseguiti il 25 e il 26 agosto scorsi, con sopralluoghi a Colle Oppio, a Piazza Nicoloso da Recco, Via Giovanni Miani, Via Ambrogio Contarini, Via Costanzo Beltrami, Via Giovanni Battista Belzoni. In tutte le aree sono stati individuati esemplari di vespa orientalis ma non sono stati rinvenuti nidi.
Proprio come riportato dalla Alfonsi, negli ultimi interventi non sono stati rinvenuti nidi di orientalis, scongiurando così il rischio di un'ulteriore proliferazione dell'insetto. Ciononostante, è stato comunque messo a disposizione un numero verde di pronto intervento per la segnalazione di potenziali nidi di vespa orientalis e la disinfestazione dell’area.
Dunque la situazione è contenuta e ampiamente sotto controllo, ma ciò che conta di più è che la vespa orientalis è sì più pericolosa della vespa comune, ma non è di certo un "calabrone killer", come si è sentito dire, e dunque l'allarmismo non è giustificato e, nonostante il crescere delle segnalazioni, sicuramente non si può parlare di invasione.