I fenomeni Uap avranno una spiegazione? Team Nasa al lavoro per fare luce su 144 "fenomeni aerei non identificati"
La Nasa ha avviato un progetto rivolto a dare una spiegazione scientifica su tanti fenomeni Uap - gli Ufo di una volta - che ancora rimangono incomprensibili. Il team di esperti al lavoro per cercare di far luce su 144 fenomeni aerei inspiegabili e di un modo scientifico per studiare quelli che si verificheranno in futuro.
Cosa sono i fenomeni Uap?
Con il termine Uap si indicano i fenomeni aerei non identificati, in pratica gli Ufo di una volta. Ma perché gli Ufo - oggetti volanti non identificati - sono diventati Uap? Il vecchio termine, contaminato dalla fantascienza, faceva inevitabilmente pensare a navicelle aliene e fenomeni di provenienza extraterrestre. In pratica un Ufo - nella credenza popolare - è associato a "presenze" misteriose di omini verdi nei nostri cieli che appaiono in modo sfuggente e senza alcuna logica, impedendo una visione oggettiva e più realistica del fenomeno.
Questo non esclude del tutto l'ipotesi Ufo, ma limita di molto il campo d'indagine. Oggi, grazie alle tecnologie moderne, è possibile rivedere molti di quei fenomeni apparentemente inspiegabili - rinominati Unidentified Aerial Phenomena ovvero Uap - e trovare una spiegazione scientifica. Questo è ciò che cercheranno di fare gli esperti del team Nasa al lavoro da ottobre.
Fenomeni Uap, lo studio Nasa
Il team Nasa è composto da 16 membri, reclutati dall'agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale a della ricerca aerospaziale statunitense per cercare di dare una spiegazione razionale a molti fenomeni avvenuti in passato.
Gli eventi celesti non identificati possono comprendere fenomeni ambientali, problemi tecnici della strumentazioni utilizzate, nonché l'utilizzo di nuove tecnologie ad opera di paesi stranieri. La spiegazione extraterrestre dovrebbe essere l'ultima da prendere in considerazione.
Da questa considerazione parte il lavoro del team Nasa, composto da 16 membri scelti tra i principali scienziati mondiali, professionisti di elaborazione di dati ed esperti di intelligenza artificiale e sicurezza aerospaziale. Se da un lato il gruppo di lavoro dovrà cercare di dare una spiegazione razionale ai 144 eventi non identificati già registrati in passato, dall'altro lo studio servirà per aiutare l'agenzia spaziale americana ad elaborare conclusioni scientifiche in grado di spiegare ciò che osserveremo in futuro.
Il team Nasa per lo studio Uap
Il responsabile del progetto Uap è Daniel Evans - assistente all'amministratore per la Ricerca della Science Mission Directorate della Nasa - mentre alla guida del gruppo di lavoro è stato scelto David Spergel, presidente della Simons Foundation. Tra i membri poi, troviamo nomi eccellenti, come quello dell'astronauta Scott Kelly, che ha partecipato in passato a 4 missioni spaziali, di cui tre sulla Stazione spaziale internazionale, di cui è stato anche comandante. Del team Nasa fa parte anche un'italiana. Federica Bianco - ricercatrice interdisciplinare esperta in elaborazione dati - è infatti stata chiamata a studiare i 144 fenomeni aerei non identificati. Federica Bianco lavora all'Università del Delaware nel Dipartimento di Fisica e Astrofisica ed è Senior Scientist presso il Multi-city Urban Observatory.
La Nasa aveva già annunciato l'imminente creazione di un team indipendente per studiare gli avvistamenti Uap. Lo studio avrà la durata di 9 mesi e si concluderà a luglio 2023. C'è molta attesa per i risultati, che potranno fornirci spiegazioni razionali su tanti fenomeni a oggi incomprensibili.