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Saturno, alla scoperta del "Signore degli Anelli"

Osservando il cielo notturno possiamo individuare un pianeta circondato da insoliti anelli. Saturno, con il suo colore giallo chiaro e la sua forma insolita, racchiude ancora molti misteri. Ecco cosa sappiamo sul Signore degli Anelli
Spazio20 Novembre 2024 - ore 15:22 - Redatto da Meteo.it
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Capita di trovarlo protagonista di eventi celesti di particolare fascino: congiunzioni, occultazioni ed eclissi di Saturno sono tutti spettacoli più o meno frequenti ai quali nessun appassionato di astronomia vorrebbe mai rinunciare. Tuttavia, sebbene capiti spesso di ammirarlo in congiunzione con la Luna o con altri Pianeti, il Signore degli Anelli è ancora circondato da un alone di mistero.

Saturno, un "gigante dello spazio"

Si tratta di un corpo celeste davvero straordinario, e basta soffermarsi un attimo a osservare la sua immagine per rimanere "folgorati". Pianeta tra i più affascinanti del firmamento, Saturno colpisce per le sue dimensioni, il grande numero delle sue Lune e i caratteristici Anelli che lo rendono inconfondibile.

Storia del pianeta dalla sua scoperta a oggi

L'essere umano è sempre stato attratto dai misteri del cosmo e Saturno, di fatto il penultimo Pianeta visibile a occhio nudo, è stato per millenni oggetto di studi. Già al tempo dei babilonesi gli astronomi cercarono di calcolare le sue mosse e per molto tempo lo scienziato greco Tolomeo lo studiò per riuscire a comprenderne l'orbita. Fu però Galileo Galilei il primo astronomo a dargli "forma", definendolo "tricorporeo". Gli anelli di Saturno infatti ingannarono lo scienziato italiano, che li scambiò per altri due corpi.  

Negli anni successivi strumenti più evoluti e osservazioni effettuate da punti diversi del globo permisero di capire che quelli che Galileo aveva scambiato per altri corpi erano in realtà anelli. Il primo a pubblicare un'illustrazione dettagliata fu Eustachio Divini, un costruttore di telescopi marchigiano. Era il 1649 e da quel momento in poi furono in molti a cercare di capire la natura anulare del pianeta.

Il merito di aver scoperto nel 1675 le lacune (o spazi vuoti) tra un anello e l'altro, va ad un altro italiano: Giovanni Cassini. Nel 1859 fu invece un fisico scozzese, James Clerk Maxwell, a scoprire che quegli anelli non erano corpi rigidi ma avevano una struttura granulare.

Per trovare le prime esplorazioni di Saturno bisogna però attendere il 1979, quando la sonda Pioneer 11 riuscì a sorvolarlo a una distanza di circa 20.000 km e a scattare le prime foto (di scarsa qualità). Negli Anni Ottanta toccò alla sonda Voyager 1 visitare Saturno e in quell'occasione è stato possibile scattare immagini ad alta risoluzione. Altre esplorazioni di spicco si sono svolte nel primo decennio Duemila grazie alla Sonda Cassini, che è riuscita a far luce sulla composizione degli anelli, la grandezza delle lacune e le sue lune.

Caratteristiche del pianeta "anellato"

Saturno è il sesto Pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e uno tra i più massicci. Secondo per superficie solo a Giove, il pianeta "anellato" ha un diametro pari a 9 volte quello della Terra. Scatti e rilevamenti effettuati nel corso delle diverse missioni spaziali ci hanno permesso di scoprire che ha una massa pari a 95,181 volte e un volume pari a 744 volte quello terrestre, e che i suoi strati esterni sono costituiti prevalentemente da gas.

La sua forma particolare e schiacciata è dovuta alla sua composizione chimica e alla sua rotazione estremamente rapida: per compiere un giro su sé stesso impiega 10 ore, 32 minuti e 35 secondi terrestri. Se da un lato ruota sul suo asse molto rapidamente, dall'altro si prende il suo tempo per completare un'orbita intorno al Sole, e la velocità con cui il Pianeta orbita intorno al Sole è estremamente lenta (un anno saturniano dura quasi trent'anni terrestri).

Saturno ha una densità media inferiore a quella dell'acqua. Ciò significa che, se riuscissimo a trovare un oceano abbastanza grande per contenerlo, il Pianeta potrebbe tranquillamente galleggiare.

Gli anelli di Saturno

Dopo aver scoperto qualcosa sul Pianeta è il momento di dedicarci alla caratteristica che lo rende indistinguibile e unico, ovvero i suoi sette anelli planetari. Questi ultimi sono composti da miliardi di piccoli frammenti di dimensioni variabili.

Grazie all'accurata esplorazione della sonda Cassini sappiamo che ogni anello ha uno spessore di circa 10 metri (massimo 250) e che non sono completamente piatti come si riteneva in passato: in alcune zone presentano delle "alture" comprese tra 3 e 5 Km. La loro posizione inclinata è dovuta al fatto che l'asse di rotazione di Saturno - proprio come quello terrestre - è inclinato rispetto al piano orbitale.

Sebbene grazie alle esplorazioni gran parte dei misteri sugli anelli di Saturno sia stata svelata, restano ancora alcune domande senza risposta: a cosa è dovuta l'organizzazione in fasce e divisioni? Possiamo solo dedurre che derivi da una dinamica complessa, della quale però non è ancora stata trovata una spiegazione univoca. Stando a quanto sostenuto dagli studiosi i satelliti potrebbero aver giocato un ruolo fondamentale. Proprio le Lune di Saturno che orbitano all'interno o di poco fuori l'anello potrebbero racchiudere la risposta.

Lune di Saturno, quante (e quali) sono?

Probabilmente non sono così famose come gli anelli di Saturno, ma anche le sue Lune sono oggetto di studi. Dopo la scoperta di 20 nuovi satelliti che orbitano intorno al pianeta, avvenuta nel 2019, Saturno ha strappato a Giove il primato, classificandosi come Pianeta con il maggior numero di satelliti naturali. Stando ai dati Nasa Saturno avrebbe ad oggi ben 146 Lune.

La più grande, Titano, ha un raggio di 2.574 chilometri ed è in assoluto la seconda per dimensioni dell'intero sistema solare. Si tratta dell'unica luna in tutto il sistema solare con un'atmosfera densa come quella terrestre e l'unica ad avere, a parte la Terra, liquidi presenti sulla sua superficie.

Un altro satellite degno di nota è sicuramente Encelado, la luna oceanica ghiacciata. Proprio la presenza di ghiaccio che ricopre la superficie rende Encelado uno dei corpi più riflettenti del sistema solare. Ha un oceano d'acqua salata sotto il ghiaccio che potrebbe rappresentare un possibile habitat per la vita. Benché non sia ancora stato provato dalle missioni spaziali, alcuni studi ipotizzano che le particolari condizioni nell'oceano di Encelado potrebbero somigliare a quelle trovate nelle parti più profonde degli oceani terrestri che ospitano microrganismi.

Una struttura ghiacciata è anche quella che caratterizza Mimas, la Luna più piccola di Saturno. Con un raggio di appena 198 Km, il satellite si distingue per la sua particolare forma ovoide. Sulla sua superficie si trova anche un cratere da impatto battezzato Herschel in onore del suo scopritore. L'estensione del cratere (130 chilometri) fa assomigliare questa insolita luna alla Morte Nera di Star Wars.

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