Spiaggia senza conchiglie né resti di molluschi? Ecco perché non è un buon segno
Quante volte ciascuno di noi ha sognato di fare una lunga passeggiata sul bagnasciuga senza correre il rischio di tagliarsi o di graffiarsi con conchiglie o altri resti lasciati da animali marini come i molluschi? Ebbene, per quanto bella e confortevole possa essere una spiaggia totalmente ripulita, l’assenza di queste strutture biologiche rigide è invece indice di un cattivo stato di salute della spiaggia e di un ambiente inospitale per alcune specie marine. La causa, nella maggior parte dei casi, risiede in una cattiva ossigenazione della riviera, il più delle volte indotta da condizioni ambientali sfavorevoli e dal riscaldamento globale.
Spiagge senza conchiglie, cause e conseguenze
Quando il litorale appare liscio e perfetto - senza pezzi di conchiglie o resti di animaletti marini come granchietti, molluschi e paguri - non è dunque il caso di gioire, bensì di preoccuparsi. Infatti, questa condizione significa che la spiaggia non è più un ambiente ospitale per molte specie marine, con tutte le conseguenze negative che ne derivano dal punto di vista dei delicati equilibri degli ecosistemi marini.
Come è facile immaginare, si tratta di uno dei numerosissimi problemi indotti dal cambiamento climatico e dal conseguente aumento della temperatura delle acque. Infatti, il caldo diminuisce la solubilità dell’ossigeno e complica gli equilibri della vita marina, rendendo l'acqua troppo povera d'ossigeno per permettere a molti viventi di continuare a frequentare l'area.
Anche il versamento di prodotti tossici o inquinanti in mare può essere una causa dello spopolamento delle aree costiere, ed è spesso all'origine di una proliferazione delle alghe che a sua volta riduce il quantitativo di ossigeno a disposizione delle altre specie marine vegetali e animali.
Insomma, forse è meglio avere qualche graffietto in più sul piede e provare un minimo di fastidio durante le passeggiate sul litorale piuttosto che avere un mare sempre più inospitale e impoverito, dove gli esseri viventi fanno sempre più fatica a sopravvivere.