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Batteri dannosi in spiaggia: tutta colpa dei rifiuti plastici buttati nel wc

Una minaccia sottovalutata crea preoccupazione secondo uno studio scozzese. Le plastiche gettate impropriamente nel wc e presenti poi nelle acque reflue trasportano batteri pericolosi fino in spiaggia
Ambiente7 Giugno 2022 - ore 19:51 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente7 Giugno 2022 - ore 19:51 - Redatto da Redazione Meteo.it
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Batteri anche pericolosi si depositano sulle nostre spiagge. La causa sarebbe, secondo un nuovo studio, degli oggetti plastici non idonei scaricati nel wc.

Batteri sulle spiagge, la colpa è dei rifiuti plastici

Quanti di noi gettano rifiuti plastici come salviettine umidificate, cotton fioc e assorbenti nel wc? Speriamo sempre meno, ma c'è chi lo fa. Tutto quello che si scarica nel nostro water sembra non essere più un problema, ma si dimentica che ogni elemento confluisce nelle acque reflue. E queste sono enormi fonti di rifiuti, molto spesso plastici, che terminano direttamente nelle acque - anche marine - senza alcun filtro e senza conoscerne ancora con precisione le conseguenze ambientali e sulla salute.

Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Stirling, in Scozia, ha cercato di comprendere quanto i rifiuti degli scarichi fognari e delle acque reflue siano effettivamente pericolosi per l'uomo. Sono stati presi in esame ovviamente quelli che non sono biodegradabili, ovvero le plastiche che inconsapevolmente vengono gettate nel wc e che, essendo appunto inorganiche, sono immuni all'azione dei batteri decompositori. I ricercatori sostengono che questi rifiuti non sono nocivi solo per l'ecosistema marino causando la morte per soffocamento dei pesci o di altri animali acquatici, ma si trasformano in un pericoloso serbatoio di batteri dannosi per la salute dell'uomo.

I batteri delle plastiche nelle acque reflue

Intere colonie di batteri fecali formatesi su assorbenti, cotton fioc, tamponi e altri oggetti gettati nei water sono state ritrovate sui vari oggetti rinvenuti sulle spiagge scozzesi, dove appunto lo studio è stato condotto. Batteri che risultano addirittura rafforzati, come l'Escherichia coli o gli enterococchi intestinali, poiché prolungano la loro persistenza nell'acqua e sulle spiagge legandosi maggiormente ai materiali plastici che a quelli naturali come sabbia e alghe.

Tra i batteri rinvenuti sugli oggetti plastici spiaggiati in 10 diverse località di mare nei pressi di Edimburgo, i ricercatori hanno individuato anche il vibrione. Questo è un batterio molto pericoloso, in grado di provocare seri danni intestinali; il suo "habitat" sintetico è rappresentato dalle salviettine umidificate usa e getta che le persone scaricano erroneamente nel water. Lo studio si allaccia a un progetto ben più ampio, ovvero il "Plastic Vectors", finanziato dal finanziato dal Natural environment research council, che ha come obiettivo primario scoprire in che modo e in quale quantità le plastiche siano in grado di trasportare virus e batteri al punto da rappresentare una seria minaccia per la salute umana.

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