Sorbe, alla (ri)scoperta dei frutti dimenticati, simbolo dell’autunno
Autunno, tempo di sorbe: ma quanti di noi conoscono davvero il frutto tipico di questo periodo, un tempo considerato ingrediente prezioso per molte prelibate ricette autunnali?
Sorbe, un tesoro italiano da riscoprire
Insieme alla mela cotogna, al corbezzolo e all'uva spina, la sorba è uno dei frutti che hanno fatto la storia della biodiversità alimentare italiana e che oggi - purtroppo - sono sempre meno utilizzati e conosciuti. Nonostante la presenza di piante di sorbe in numerose regioni italiane, i frutti sono spesso dimenticati o trascurati in favore di varietà più comuni e commercialmente disponibili.
Le cause del declino sono in parte legate al loro sapore, che può risultare astringente quando vengono consumate fresche. Anche il processo di raccolta può risultare laborioso, perché i frutti devono essere raccolti a mano e spesso si trovano su alberi di alte dimensioni.
Tuttavia si tratta di un frutto ricco di vitamina C, fibre e antiossidanti oltre che estremamente versatile in cucina, dove viene utilizzato soprattutto per la preparazione di marmellate, gelatine, succhi e - in alcune regioni italiane - anche per fare dei liquori.
Ricette della tradizione con le sorbe
Se appena colte dall'albero le sorbe si presentano con una polpa legnosa e il sapore astringente, con la cottura diventano ingredienti gradevoli ed apprezzati di molte ricette della tradizione contadina.
Tra le varie preparazioni ricordiamo la marmellata di sorbe, da preparare mettendo a bollire in una pentola una quantità uguale di sorbe e zucchero, con l'aggiunta di un po’ di succo di limone e un pezzetto di mela (per favorire l’addensamento). Una volta pronta la marmellata potrà essere conservata all'interno di barattoli di vetro sterilizzati.
Anche il pan dolce con sorbe e noci è una pietanza perfetta da offrire agli amici e ai familiari nei freschi pomeriggi autunnali. Per prepararla basteranno delle sorbe, un po' di farine, dell'acqua, il lievito di birra, l'olio, lo zucchero e le noci. Dopo aver impastato il tutto, creando un composto elastico, suddividere l'impasto in piccoli panetti da cuocere in forno.
In alternativa possiamo ottenere una sorta di farina di sorbe, perfetta da aggiungere all'impasto dei dolci. La farina mantiene inalterate tutte le proprietà del frutto e sarà l'ingrediente "segreto" per torte e biscotti golosissimi.
Sorbo, un albero molto antico
La pianta del sorbo ha origini antichissime. Il suo nome deriva dal latino "sorbus" che significa assorbire. Si tratta di un albero a crescita lenta, che può impiegare anche fino a 20 anni prima di riuscire a dare i suoi frutti. Originario dell’Europa, si è diffuso anche in Asia minore e Africa settentrionale, grazie alla sua grande adattabilità e alla forte resistenza verso funghi e agenti patogeni.
L'albero può raggiungere anche i 12 metri di altezza, e si presenta con una chioma verde molto fitta, data dalla presenza di numerosi rami e foglie dal bordo seghettato. Queste ultime assumo - con l'arrivo dell'autunno - una colorazione rossastra, colorando la campagna con le tinte tipiche del foliage.
A primavera compaiono all'apice dei rami dei piccoli fiori bianchi, che in autunno si trasformano in frutti tondeggianti molto simili alle prugne.