Sabbia del Sahara, superati i limiti PM10 in molte città italiane: da Roma a Genova centraline "impazzite" nel weekend di Pasqua
Le polveri sahariane hanno colorato di giallo ocra il cielo in molte città italiane nel weekend pasquale e gli effetti si sono fatti sentire anche nella qualità dell'aria. Nella sola Liguria oltre 20 postazioni hanno fatto registrare valori oltre i limiti di PM10, mentre il sindaco di Roma è stato costretto ad adottare provvedimenti di contenimento dell’inquinamento atmosferico che si protrarranno anche nei prossimi giorni.
Le polveri sahariane dipingono paesaggi "marziani" in Italia
Il weekend appena trascorso ha visto molte località italiane tingersi di giallo. Un po' ovunque si sono diffuse foto di cieli dal colore decisamente insolito. L’ingente quantità di sabbia e polvere che dal deserto del Sahara è stata trasportata sul Mediterraneo e in Europa ha colorato in alcune località anche la neve di giallo, regalandoci paesaggi dall'aspetto surreale.
Sebbene il pulviscolo sahariano possa arrivare con i venti, non capita spesso che alle nostre latitudini si verifichino episodi così intensi e duraturi come quello che ha interessato il nostro Paese nel weekend pasquale. Se da un lato questo fenomeno ci ha regalato un "paesaggio da cartolina" dall'altro ha costretto molte città a fare i conti con centraline "impazzite" che hanno registrato valori PM10 ben al di sopra dei limiti consentiti.
Sabbia del Sahara in Liguria: limiti PM10 superati in oltre 20 postazioni
Tra le Regioni costrette a fare i conti con valori sopra ai limiti c'è la Liguria, dove già nella mattinata di venerdì 29 marzo 20 postazioni sono andate oltre i 50 µg/m³. Come fanno sapere da Arpa Liguria questo è il limite che non deve essere superato più di 35 volte in un anno, per poter rispettare la normativa vigente.
La situazione è peggiorata nella giornata di sabato 30 marzo - quando altre 4 centraline hanno fatto registrare valori oltre il limite. La sabbia sahariana è ricaduta al suolo anche attraverso la pioggia, e i comuni maggiormente interessati dalle "piogge polverose" sono stati Portovenere, La Spezia, Genova e Rapallo. Nel giorno di Pasqua - secondo i dati pubblicati da Arpal - il fenomeno si è poi attenuato.
Roma sotto la sabbia sahariana, l'avviso del Campidoglio
Le polveri sahariane non hanno risparmiato neppure la Capitale, che ha dovuto fare i conti nel weekend di Pasqua con un'alta concentrazione PM10 nell'aria. Nella mattinata di sabato 30 marzo Roma si è svegliata avvolta da una leggera foschia e i romani, alzando gli occhi al cielo, hanno potuto notare una insolita tinta ocra che faceva apparire i tetti delle case molto sfumati. La sabbia trasportata dai venti provenienti dal deserto del Sahara ha avuto effetti significativi sulla qualità dell'aria e in diverse stazioni si sono registrati valori sopra ai limiti per il PM10. In particolare il superamento dei valori nella giornata di sabato 30 si è avuto nelle centraline di Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Villa Ada, Guido, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tiburtina, Arenula e Malagrotta.
In considerazione del fatto che il fenomeno si sarebbe prolungato anche nei giorni successivi, il Campidoglio ha emesso determinazione dirigenziale di informazione alla cittadinanza, adottando provvedimenti di contenimento dell’inquinamento atmosferico e invitando la popolazione a proteggersi.
Misure da adottare in caso di eventi sahariani
Gli eventi di polvere sahariana possono avere un impatto sulla qualità dell'aria e sulla salute umana, in particolare nelle persone con problemi respiratori. Per questo è importante prendere le dovute precauzioni per proteggere la propria salute.
In particolare il Comune di Roma ha raccomandato ai soggetti a rischio di evitare un'esposizione prolungata alle alte concentrazioni di inquinanti, invitando i cittadini ad “attuare una serie di azioni volontarie, volte alla riduzione delle emissioni di inquinanti antropici con l’obiettivo di prevenire l’aumento delle concentrazioni inquinanti in atmosfera".
Utilizzare modalità di mobilità sostenibile, adottare comportamenti di guida volti alla riduzione di emissioni inquinanti, come moderare la velocità, mantenere spento il motore se non necessario, curare la manutenzione del veicolo in modo da garantire un corretto funzionamento del motore e del veicolo, limitare ulteriormente gli orari di accensione degli impianti termici e ridurre la temperatura massima dell’aria negli edifici può aiutare a contenere i valori di particolato nell'aria.
Per migliorare ulteriormente la qualità dell'aria il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato lo scorso 27 marzo un’ordinanza a carattere più generale disponendo "la proroga del divieto della circolazione per i veicoli più inquinanti nell’area coincidente con la nuova Ztl ‘Fascia Verde’, dal 1° aprile al 31 ottobre 2024".