Raccolta funghi, tutte le regole da conoscere: quando serve il patentino?
Appassionati di funghi? Se volete raccoglierli dovete assolutamente sapere cosa potete e non potete fare secondo la legge e come evitare sanzioni.
Raccolta funghi, cosa si può e non si può fare?
L'autunno è la stagione delle castagne, delle zucche, delle foglie che cadono dagli alberi, ma è certamente anche la stagione dei funghi. Passeggiando tra i boschi dopo le prime piogge autunnali è molto facile imbattersi in queste golosità che emergono dalla terra, nascoste tra l'erba o alla base degli alberi e molti di noi sono tentati dal raccoglierli: ma possiamo? Se siamo dei semplici amanti di funghi senza però una preparazione alle spalle, non possiamo assolutamente raccogliere i funghi, questo per evitare di causare danni sia a noi che alla loro specie. Per questo motivo abbiamo bisogno di conoscenze e competenze in materia di funghi e che ci rendano in grado di riconoscerne le varie tipologie (in primo luogo quelli edibili da quelli velenosi) e di prelevarli in modo sicuro permettendone la proliferazione.
Le varie regioni d'Italia applicando le regole in maniera varia, ma di fondo le leggi sono molto chiare e sono fondamentali per salvaguardare la biodiversità dei nostri boschi e, come detto, la salute dei fruitori. Le norme principali prevedono i limiti massimi consentiti durante la raccolta, i comportamenti da adottare per non danneggiare l'ambiente, le autorizzazioni da richiedere per poter procedere, i divieti, le sanzioni e i limiti temporali entro i quali la raccolta è consentita. Su questa base le regioni possono applicare dei piccoli ritocchi, ma senza discostarsi mai dalla legge nazionale e comunque sempre in modo restrittivo rispetto alle norme vigenti.
Patentino per i funghi: serve? Come funziona?
Per poter attestare la propria preparazione e poter raccogliere i funghi senza incappare in sanzioni, negli ultimi anni era obbligatorio il patentino (fino al 2020). Oggi, tecnicamente, non è più così. Ciò non vuol dire che si è liberi di raccogliere i funghi sprovvisti di qualsivoglia attestato, anzi! Infatti è cambiata la forma, ma non di certo la sostanza. Oggi è necessaria la frequentazione di un apposito corso tenuto da associazioni dotate dei dovuti permessi o le Asl e seguire un numero minimo di ore che ci garantiscano una preparazione adeguata.
Il tutto viene accompagnato dal pagamento di un bollettino il cui costo varia in base alla regione, all'ente e alla durata del corso stesso. Ne consegue che non esistano tempistiche e modalità univoche e per conoscerle è utile contattare direttamente le associazioni pertinenti del proprio territorio. Ultima considerazione: ovviamente il possesso di un attestato non ci svincola da eventuali sanzioni legate al nostro comportamento nei boschi, in quanto i limiti previsti dalla legge vanno sempre rispettati a prescindere dalla frequentazione del corso.