Raccolta funghi 2023, tutte le novità e le regole per evitare multe
L'arrivo di settembre segna l'avvio della nuova stagione della raccolta funghi. Per l'anno 2023 tante novità circa le norme nazionali e regionali che regolano l'attività di ricerca che appassiona milioni di cittadini italiani. Ecco tutto quello che c'è da sapere!
Raccolta funghi 2023, le regole da rispettare circa quantità e dimensioni: serve il patentino?
L'attività di ricerca funghi è molto amata da chi è appassionato di montagna, ma anche per chi vuole trascorrere qualche ora a stretto contatto con la natura. La raccolta funghi non è un'attività da prendere sotto gamba soprattutto per chi è un novellino. Ogni zona boschiva del nostro paese, infatti, presenta una serie di norme da rispettare per salvaguardare gli ecosistemi autoctoni. Per questo motivo prima di lanciarsi nell'attività di ricerca funghi è consigliato di informarsi sulla regolamentazione della propria regione d'appartenenza, visto che alcune regioni richiedono anche il possesso di un patentino.
Nel Lazio, per esempio, non è richiesto alcun patentino per la raccolta funghi come regolamento dall'articolo 9 n. 1 del 27/02/2020. La regione richiede però un'attestato di frequenza di un corso di formazione micologica, ossia un corso che informa i raccoglitori di funghi sul metodo di riconoscimento dei funghi in modo da salvaguardare la salute pubblica tramite l'osservazione metodica e sistematica delle parti identificative delle specie fungine per preservare e mantenere in equilibrio biologico il bosco.
L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha diramato una normativa nazionale specifica riguardo la raccolta funghi che riguarda: la raccolta e la commercializzazione. Si tratta della Legge del 23 agosto 1993, n. 352 che segnala le "norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati". Dal punto di vista quantitativo è possibile raccogliere quotidianamente soli 3 chilogrammi di funghi. Unica eccezione nel caso il raccolto sia costituito da un unico esemplare o da un solo cespo di funghi concresciuti. Per quanto concerne, invece, le dimensioni dei funghi ci sono dei parametri chiari da rispettare in base al diametro del carpoforo:
- Amanita caesarea (ovolo buono) cm. 4;
- Boletus edulis e relativo gruppo (porcino) cm. 4;
- Clitocybe geotropa (agarico geotropo) cm. 4;
- Macrolepiota procera e simili (mazza di tamburo) cm. 5;
- Agaricus campestris (prataiolo) cm. 4;
- Russula virescens (verdone) cm. 4.
Generalmente la dimensione minima di un fungo in raccolta è di 3 centimetri.
Funghi, quando è possibile andare a cercarli e come evitare le multe
Oltre ai livello qualitativo e di dimensioni, la raccolta funghi è regolamentata anche dal punto di vista del tempo. In pochi sanno che esistono dei limiti temporali in cui è possibile recarsi nei boschi per cercare i miceti. Il motivo? La salvaguardia dell’ecosistema. Nell'anno 2023 è stabilito che la raccolta funghi è consentita solo nei giorni: martedì, venerdì, sabato e domenica.
Divieto assoluto di raccolta nelle fascia oraria: un’ora dopo il tramonto e un’ora prima del sorgere del sole. Tra i divieti relativi alla raccolta funghi anche: non è consentito usare rastrelli, uncini o altri attrezzi che possono rovinare la terra, i funghi raccolti vanno trasportarti in dei cestini non di plastica e non è possibile raccogliere funghi nelle riserve naturali.
Qualora qualche cercatore di funghi non dovesse rispettare le norme nazionali e regionali imposte scattano delle multe. Le sanzioni pecuniarie diventano pesantissime qualora la ricerca dei funghi sia stata fatta all'interno di riserve naturali e aeree protette. Ecco una linea guida sulle multe per raccolta funghi errata:
- da 200,00 a 600,00 euro in caso di assenza di tesserino di idoneità o scaduto;
- da 100,00 a 300,00 euro senza il permesso annuale;
- da 300,00 a 900,00 euro se la raccolta risulta superiore ad un chilogrammo e fino a due chilogrammi rispetto ai limiti consentiti;
- da 100,00 a 300,00 euro se si sono raccolti l’Amanita caesarea allo stato di ovulo chiuso, esemplari di Boletus edulis (Porcino) e relativo gruppo con diametro del cappello inferiore a 3 cm e di esemplari di Calocybe gambosa (Prugnolo) e Cantharellus cibarius (Gallinaccio) con diametro del cappello inferiore a 2 cm;
- da 200,00 a 600,00 euro se si esercita la raccolta in una zone vietate.