Plenilunio di febbraio 2023, quando ammireremo la Luna piena della Neve?
La Luna piena è ormai prossima a illuminare il cielo di febbraio, e il secondo plenilunio 2023 si annuncia molto bello e spettacolare. Ecco quando ammireremo la nuova Luna e la spiegazione dei motivi per cui questo fenomeno celeste è indicato anche con il termine Plenilunio della Neve o Snow Moon.
Plenilunio febbraio 2023, quando?
Il plenilunio del Lupo è ormai solo un ricordo e gli appassionati di astronomia stanno già facendo il conto alla rovescia per poter ammirare la seconda Luna piena 2023, che quest'anno brillerà in cielo il 5 febbraio.
Si tratterà di un evento astronomico molto suggestivo, con il nostro satellite che emanerà una forte luce nel cielo invernale di febbraio, e che potremmo ammirare puntando gli occhi al cielo già dal tramonto - verso le 18 - ma che sprigionerà tutto il suo fascino intorno alle 20.
Luna piena del Lupo, origini e significato del nome
Ormai sappiamo bene che i nomi delle Lune piene venivano assegnati dai nativi americani in base alle caratteristiche del periodo o a particolari momenti legati ai raccolti. Ma perché la Luna piena di febbraio è conosciuta anche come Plenilunio del Lupo? In realtà ha diversi nomi che la identificano, e può capitare di imbattersi in termini come "Snow Moon", "Luna delle Ossa", "Luna della Fame" o "Luna della Piccola Carestia".
Febbraio è il mese in cui negli Stati Uniti cade più neve, e per i nativi il secondo plenilunio dell'anno era legato agli alberi che si spezzavano per il freddo e al rito di sedersi a spalla a spalla al fuoco per riscaldarsi. Ma è anche il periodo in cui iniziavano a scarseggiare le provviste messe da parte per l'inverno, in cui per sfamarsi si rosicchiavano gli animali cucinati fino a succhiarne il midollo.
I Celti erano invece soliti identificare il plenilunio di febbraio con il nome "Luna di ghiaccio" per sottolineare la particolare lucentezza.
Plenilunio della Neve, non sarà una Superluna
Il secondo plenilunio 2023 non sarà una Superluna. Il nostro satellite - fanno sapere dall'Uai - il 5 febbraio prossimo si troverà a una distanza dal perigeo di 404.888 km, ben superiore a quella stabilita dall'astrologo Richard Nolle nel 1979 per potersi fregiare del termine di Superluna. Non ci apparirà quindi più grande del solito, anche se le sue dimensioni saranno maggiori a quelle mostrate nello scorso plenilunio, quando è stata una Microluna a illuminare il cielo.