C’è un porto sicuro in Antartide per i pinguini di Adelia, minacciati dal riscaldamento globale
I pinguini di Adelia stanno soffrendo a causa del riscaldamento globale, soprattutto quelli che vivono nell’ovest della Penisola Antartica. E la loro popolazione in quella zona sta diminuendo rapidamente: un triste risultato dell’innalzamento delle temperature e dello scioglimento dei ghiacciai: a raccontare della condizione dei pinguini al Polo Sud è un’inchiesta del New York Times. Non tutto però sembra perduto per questi bellissimi animali.
Un porto sicuro a Est
“A est la popolazione è stabile e piuttosto in salute”, ha detto Heather J. Lynch della Stony Brook University. Nella zona del mare di Weddell infatti il numero di pinguini non appare sostanzialmente diverso rispetto a venti anni fa, facendo della zona un importante approdo sicuro per gli uccelli che invece stanno diminuendo nel resto del continente: “È la conferma che dove il clima non sta cambiando rapidamente, la popolazione di pinguini non cala drammaticamente”, ha aggiunto Lynch.
I pinguini di Adelia
I pinguini di Adelia sono una delle specie più numerosa di pinguini in Antartide, con una popolazione stimata di circa 3,8 milioni di coppie in tutto il continente. Creano i loro nidi con piccole pietre sulla terraferma e sono noti per la loro dieta piuttosto selettiva: si nutrono infatti solamente di krill (piccoli crostacei), anche se in altre zone mangiano anche pesce.
La scomparsa a Ovest
La mancanza di krill e ghiaccio è alla base delle difficoltà di questo pinguini nella zona ovest della penisola, che è più duramente colpita dal cambiamento climatico: lì la loro popolazione è diminuita del 90%, e un’altra specie di pinguini sta prendendo il sopravvento nell’area. Gli attuali modelli predittivi sul riscaldamento globale indicano nel mare di Weddell l’ultimo porto sicuro per i pinguini di Adelia, tanto che c’è chi ha proposto di trasformare la zona in un’area marina protetta. “I dati non implicano che il riscaldamento non stia colpendo il mare di Weddell”, ha spiegato infatti Lynch.