Peste suina, Oms: "È in 50 Paesi, situazione mai così difficile"
La peste suina preoccupa il mondo. A lanciare l'allerta è stato il professor Manuel Sanchez-Vizcaino Rodriguez, esperto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e direttore del Laboratorio di riferimento per la Peste suina africana (Psa).
Peste suina diffusa in 50 paesi: "Situazione difficile"
Lo scenario delineato dal professor Manuel Sanchez-Vizcaino sulla diffusione della peste suina non è dei migliori. La malattia virale che colpisce maiali e cinghiali è presente in più di 50 paesi e la situazione comincia ad essere davvero preoccupante. "Dal 1978, da quando mi occupo di Peste suina, non ho mai trovato la situazione difficile come in questo momento. La malattia è presente in cinque continenti e in oltre 50 Paesi e continua ad avanzare molto velocemente" ha dichiarato il professore, esperto dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e direttore del Laboratorio di riferimento per la Peste suina africana (PSA).
Il Ministero della Salute, in merito alla malattia, sottolinea: "E' una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. E' altamente contagiosa e spesso letale per gli animali ma non è trasmissibile agli esseri umani". Recentemente la peste suina era arrivata anche in Italia facendo registrare un numero altissimo di casi ed infezioni in 114 Comuni tra Liguria e Piemonte. Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri Patuanelli e Speranza, ha approvato una legge ad hoc per arginare la diffusione di peste suina africana nei cinghiali. Non solo, l'obiettivo della legge è anche quello di prevenire il contagio tra i suini da allevamento assicurando la salvaguardia della sanità animale.
Peste suina in Italia: è importante sequenziare il virus
L'allarme peste suina rimane e il professor Manuel Sanchez-Vizcaino ricorda come il pericolo più grave sia rappresentato dal commercio internazionale di carne di maiale infetta. Nel nostro Paese al momento non è ancora stato sequenziato il virus, per questo motivo risulta importantissimo capire da dove è arrivato il virus "se dall'Europa, dall'Ue o ancora dall'Asia e come, se via nave o su strada" per evitare una seconda infezione.
Intanto un membro dell’Oms ha precisato: "L'unica possibilità di cui disponiamo è il controllo della malattia che si può effettuare sulla base di tre azioni: la prevenzione precoce prima che si diffonda, il contenimento dell'area infettata e la riduzione della popolazione dei cinghiali". Al momento solo Repubblica Ceca e Belgio si sarebbero mosse nella giusta direzione per eradicare il virus.