Pesce lanterna: fonte di cibo o nuovo disastro ambientale?
Il pesce lanterna è tra gli animali più abbondanti della Terra, e potrebbe diventare una fonte di cibo fondamentale per gli esseri umani. Ma la sua pesca potrebbe causare danni irreparabili all’ecosistema del pianeta? A chiederselo è un approfondimento del quotidiano britannico Guardian, che si interroga sulla necessità di sfamare una popolazione sempre crescente e gli eventuali problemi ambientali che questo potrebbe comportare
Pesce lanterna: una possibile fonte di cibo
Andiamo con ordine: i pesci lanterna sono una famiglia di pesci di mare, composta da oltre 250 specie diverse. Vivono a profondità considerevoli e sebbene siano commestibili, attualmente non vengono pescati in grande quantità per le difficoltà logistiche di cattura. A renderli appetibili in futuro, però, potrebbe essere la loro diffusione: le stime più recenti parlano di una quantità di pesci lanterna nei mari compresa tra i 10 e 20 miliardi di tonnellate. Il loro utilizzo, probabilmente, non sarebbe quello di finire nei piatti degli esseri umani: i pesci lanterna sono ricchi di olio, e potrebbero essere utilizzati per l’alimentazione animale, per esempio negli allevamenti ittici.
Pesce lanterna: i danni ambientali della pesca
I problemi, però, sono due. In primo luogo per pescarli sarebbe necessario utilizzare reti a strascico enormi, che rischierebbero di catturare non solo i pesci lanterna ma anche altri animali come squali, delfini e tartarughe, mettendone ancor più a repentaglio l’esistenza. Inoltre i pesci lanterna rappresentano una fonte di cibo per altri animali che vivono nei mari, come i tonni, che sarebbero privati di una fondamentale mezzo di sostentamento. Insomma la pesca dei pesci lanterna potrebbe sì aiutare gli esseri umani a sfamarsi, ma potrebbe anche arrecare danni immensi agli ecosistemi marini già duramente provati.