Overshoot Day, in Italia è il 15 maggio. Cosa c'è da sapere su questa giornata
Il 15 maggio è per il nostro Paese l'Overshoot Day, ovvero il giorno in cui esauriamo le risorse prodotte nel corso dell'anno dal Pianeta e iniziano ad andare in "debito" sul prossimo anno. Ecco qualche notizia in più che dovrebbe spingerci a riflettere e agire per salvaguardare l'ambiente in cui viviamo.
Earth Overshoot Day 2022 e "Giornata del Superamento" italiano, quali differenze?
Overshoot Day significa letteralmente "giornata del superamento", e in effetti indica il momento in cui abbiamo esaurito le risorse generate dal Pianeta nel corso dell'anno. La velocità con cui l'umanità consuma i beni naturali che la Terra riesce a rigenerare è di gran lunga superiore alla biocapacità globale, e la data dell'Overshoot Day sta a indicare proprio il giorno in cui il Pianeta ci presenta il conto del "nulla" che resta.
Se ancora non è stato reso noto il giorno dell'Earth Overshoot Day, ovvero quello in cui l'umanità supera le quantità prodotte dal Pianeta a livello globale, è già stato stabilito nel 15 maggio quello in cui cadrebbe la "ricorrenza" globale se l'umanità consumasse risorse e servizi ecologici al ritmo degli abitanti del nostro Paese.
La data dell'Earth Overshoot Day viene solitamente resa nota in occasione della Giornata mondiale dell'Ambiente, che si celebrerà il prossimo 5 giugno. Ma siamo già in grado di dirvi quando sarà l'Overshoot Day in Italia, che quest'anno cadrà appunto il 15 maggio, ovvero due giorni dopo l'Overshoot Day 2021.
Come si calcola l'Overshoot Day?
L'Overshoot Day di un Paese si calcola facendo un bilancio dell'impronta ecologica dei suoi abitanti sulla base delle "entrate" e delle "uscite". Queste ultime sono rappresentate dalla quantità di superficie (terrestre e acquatica) biologicamente produttiva che sarebbe necessaria a ogni individuo per produrre tutte le risorse consumate e assorbire le emissioni e i rifiuti che produce, mentre le entrate arrivano dalla biocapacità globale, ovvero la capacità del Pianeta di rigenerare risorse naturali per ogni suo abitante.
L'unità di misura utilizzata per questo bilancio è espressa in ettari globali, definiti anche gha o Global Hectare, che indicano la superficie di Pianeta necessaria a fornire tutto ciò che una persona richiede alla natura per il cibo, le fibre e il legno consumati, le aree occupate dalle infrastrutture urbane, le piante necessarie ad assorbire la CO2 che emettiamo.
A differenza di un normale ettaro infatti, il gha non si limita a indicare le dimensioni di un appezzamento di terra ma permette di conoscerne il valore in termini di biocapacità. Per comprendere meglio la differenza tra ettaro e gha possiamo pensare alla differenza che c'è tra un ettaro di lussureggiante pianura ha un valore più alto per il fabbisogno umano rispetto a un terreno desertico delle stesse dimensioni. Il Global Footprint Network è il centro di ricerca internazionale no profit incaricato di raccogliere questi dati. Come già anticipato al momento sono disponibili solo i calcoli sull'impronta ecologica dei singoli Paesi.
Biocapacità globale
La biocapacità globale è fissata ad oggi in 1,6 gha a persona, dato che indica la produttività media di un ettaro di superficie. Sulla base di questa equazione possiamo dire che ogni nazione riuscirà ad avere un giorno di superamento solo nel caso in cui la sua impronta ecologica per persona riuscirà a dimostrarsi maggiore rispetto alla biocapacità globale per individuo. L'impronta ecologica individuale per l'Italia è di 4,32 gha, per cui il nostro Paese, per raggiungere fine anno mantenendo l'attuale stile di vita, avrebbe bisogno di 2,7 Terre.
Earth Overshoot Day, classifica
Ma chi sono i migliori e i peggiori nel mondo? Nell'attesi di conoscere la data globale possiamo già contare sui dati che arrivano dai singoli Paesi. La Giornata di debito con il Pianeta arriva nella maggior parte dei Paesi durante il mese di maggio, anche se nella classifica mondiale ci sono alcune eccezioni. Se ben 28 Paesi hanno il loro Overshoot Day in maggio (29 se consideriamo l'Ue nel suo insieme) ci sono anche nazioni che già a marzo avevano esaurito le risorse a disposizione per l'anno in corso, come il Canada e gli Stati Uniti.