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Orsi investiti, è allarme in Trentino: 52 esemplari morti in 15 anni

In Trentino investiti 52 orsi dal 2007 al 2022. Per OIPA è una emergenza causata dai deficit di gestione del Progetto Ursus
Ambiente18 Ottobre 2023 - ore 13:21 Redatto da Redazione Meteo.it
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L'uccisione dell'orso M90 in Trentino è solo l'ultima di una lunga lista che dal 2007 al 2022 ha fatto registrare un boom di orsi coinvolti in incidenti stradali. Scatta l'allarme orsi in Trentino: possibile non si possa fare qualcosa per evitare queste stragi?

Scatta l'emergenza orsi morti in Trentino: 52 investiti fino al 2022

È allarme orsi investiti in Trentino Alto Adige. La vita dei plantigradi è sempre più a rischio per un vero e proprio boom di decessi di orsi coinvolti in incidenti stradali. In 15 anni, per la precisione dal 2007 al 2022, sono ben 52 gli esemplari di orsi investiti. I dati, pubblicati dai Rapporti Grandi carnivori redatti dal Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento dal 2007 al 2022, fanno davvero paura. L'ultima vittima, in ordine temporale, è l'orso M90 investito pochi giorni fa sulla statale 42 all’altezza di Mezzana, in Trentino. A differenza dei suoi "amici", l'orsetto è sopravvissuto all'impatto riuscendo a rialzarsi scappando poi nei boschi. Per gli altri 52 orsi purtroppo l'impatto è stato fatale.

Nel documento elaborato dal Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento si legge: "gli investimenti di orsi costituiscono situazioni potenzialmente emergenziali, in quanto plantigradi eventualmente feriti che stazionano nei pressi delle strade possono creare condizioni di pericolo. Per tale motivo, le segnalazioni di investimento necessitano di immediate verifiche della squadra di emergenza e dell’unità cinofila". L'unica eccezione riguarda l'orso M90 salvatosi dall'impatto su cui è ancora attivo il monitoraggio da parte dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali grazie ad un radiocollare.

Orsi investiti in Trentino: quali soluzioni per evitare le stragi?

52 orsi investiti in soli 15 anni in Trentino. Inutile girarci intorno: si tratta di una vera e propria emergenza di cui ancora nessuno si sta occupando. Secondo l'OIPA, l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali, questa strage altro non è che "una delle conseguenze dei deficit di gestione del Progetto Ursus". Ma possibile non si possa fare nulla? Possibile non ci siano soluzioni per tutelare e salvaguardare la vita di questi mammiferi? La strage degli orsi investiti riguarda non solo il Trentino, ma anche altri pasi come la California e il Canada. Tra le soluzioni auspicabili secondo Massimo Comparotto, presidente dell'Organizzazione Internazionale Protezione Animali, ci sarebbero i corridoi da riservare alla fauna selvatica indispensabili per far muovere in totale sicurezza gli orsi nel loro habitat naturale.

Torniamo a evidenziare quanto sia incoerente, da parte del presidente Fugatti, affermare di volere una migliore convivenza con i grandi carnivori diminuendo la presenza gli esemplari e, dall’altro, dice ‘no’ ai corridoi faunistici, aree di connessione ecologica che permettono agli animali di spostarsi tra diverse zone, evitando l’isolamento delle popolazioni e, nelle aree in cui l’urbanizzazione e le infrastrutture possono interrompere le rotte naturali di spostamento degli animali, diminuirebbero gli incidenti come quello di cui è stato vittima sabato, da ultimo, M90.

Così il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto, sulla delicata questione. Oltre alla presenza di corridoi ad hoc pensati per gli animali è importante anche educare la popolazione a convivere con questa specie animale che a lungo andare potrebbe rischiare l'estinzione.

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