Mufloni dell'isola del Giglio: autorizzato l'abbattimento
Sull'isola del Giglio c'è una complicata situazione che vede protagonisti i mufloni e dal 1° ottobre verranno abbattuti perché considerati non autoctoni e invasivi: ecco perché questa procedura è sbagliata e dannosa.
Abbattimento dei mufloni sull'isola del Giglio: cosa succede
Lo scorso anno aveva fatto scalpore la decisione di abbattere i mufloni che vivono sull'isola del Giglio. Il Parco dell'Arcipelago toscano aveva optato per questa drastica soluzione considerando i mufloni non rientranti nelle specie autoctone e reputandoli invasivi. Fu solo grazie al decisivo intervento di Wwf e Lav che le soppressioni degli animali furono annullate trasferendo decine di mufloni in luoghi sicuri. Eppure adesso se ne torna a parlare, perché dal 1° ottobre - come deciso dalla Regione Toscana - i 37 mufloni rimasti al di fuori dell'area protetta potranno essere abbattuti.
La decisione è da subito sembrata immotivata e crudele alla Lav che sottolinea come i mufloni sono protagonisti di un recente studio scientifico pubblicato sulla rivista Diversity in cui si afferma che questi animali sono portatori di un patrimonio genetico molto prezioso riconducibile alla popolazione sarda. Essendo il muflone sardo - a differenza di quello continentale - protetto dalla legge nazionale sulla fauna selvatica, la Lav ha inviato una diffida alla Regione Toscana affinché cancelli il suo provvedimento prima che venga messo in atto.