Milioni di cavallette invadono la Sardegna: campi distrutti
Sciami di cavallette in queste ore stanno divorando i raccolti delle campagne sarde. La Coldiretti commenta indignata: "Dopo 3 anni il problema non è ancora stato risolto".
Cavallette in Sardegna, cosa sta succedendo
Sono a milioni e sono voraci le cavallette che stanno devastando i campi nella provincia di Nuoro per un totale di circa 25mila ettari di terreni agricoli. Questi insetti stanno letteralmente distruggendo tutto ciò che incontrano, non solo aziende agricole ma anche orti e giardini lasciandosi alle spalle un deserto come avviene con un incendio. Tutto ciò provoca un disastro biologico che mette a rischio aziende di agricoltori e allevatori che vedono, nel giro di pochissimi giorni, sparire il frutto di mesi e mesi di lavoro e fatica.
Non è la prima volta che nell'isola si presenta questo problema, è infatti il quarto anno consecutivo che attaccano provocando seri danni alle coltivazioni. Questa volta però la situazione si somma alla crisi preesistente delle aziende che devono combattere con le enormi spese di produzione legate al caro energetico, con i problemi della pandemia e con la siccità che negli ultimi mesi ha colpito varie zone d'Italia, Sardegna compresa.
La Coldiretti tuona: "Impensabile che si parli ancora di cavallette in Sardegna"
I precedenti non incoraggianti avrebbero dovuto spingere la politica ad applicare delle misure in grado di garantire ad agricoltori e allevatori di poter svolgere il proprio lavoro senza problematiche di questo tipo. "Siamo esterrefatti e senza parole. Dopo tre anni di denunce e proposte", ha commentato Leonardo Salis, presidente della Coldiretti Nuoro-Ogliastra, "ci ritroviamo ancora a parlare di invasione di cavallette".
Le perdite sono incalcolabili e imperdonabili, afferma Salis, poiché "Le aziende agricole sono ormai disilluse e da quest'anno qualcuna ha dovuto anche modificare il proprio piano colturale cercando di limitare i danni perché sapevano che non sarebbe cambiato nulla". "E' un paradosso nel 2022", prosegue Salis, "con tutto quello che sta succedendo in cui emerge la necessità di produrre qui in Sardegna, costringere le aziende agricole a non farlo a causa delle cavallette. È davvero difficile trovare le parole e ci ritroviamo disarmati davanti ai nostri soci. Tra l'altro a oggi non hanno ancora ricevuto un euro di indennizzo per i danni subiti".