Milano, inquinamento record: bollino rosso per 25 giorni a gennaio
Si conclude oggi un mese decisamente nero sotto il profilo dell'inquinamento milanese. Nel capoluogo lombardo si sono infatti registrati ben 25 giorni da bollino rosso a gennaio. E il problema con le ultime tendenze meteo e la mancanza di piogge riguarda da giorni, assieme alla siccità, in particolare tutto il Nord, da sempre una delle zone più a rischio.
Gennaio 2022, il peggiore del decennio per l'inquinamento a Milano
I dati che emergono dalle strade milanesi sembrano riportare indietro l'orologio, a circa un decennio fa. Ben 25 giorni su 29 (i dati del 30 e 31 gennaio saranno disponibili solo oggi) hanno infatti fatto registrare un livello di Pm10 superiore alla soglia dei 50 microgrammi per metro cubo.
La situazione è decisamente peggiore rispetto a quella registrata lo scorso anno: il 2021 era stato infatti l'anno migliore, anche se gran parte del merito va alle chiusure e alle limitazioni imposte dal lockdown. Ma è stata comunque la tendenza generale dell'intera decade a segnare una diminuzione progressiva dei livelli di smog, facendo presagire un miglioramento costante di qualità dell'aria. Purtroppo invece il mese appena trascorso ha riportato indietro l'orologio, dimostrandosi quello peggiore del decennio.
Il superamento dei limiti delle polveri sottili
Se da un lato il capoluogo lombardo cerca di correre ai ripari con il blocco del traffico (ricordiamo che Milano si è mobilitata con misure e restrizioni anti-smog), dall'altro il dato è preoccupante considerando il fatto che i livelli di Pm10 superiori a quelli consentiti per la legge europea non dovrebbero interessare più di 35 giornate all'anno.
Sicuramente i livelli registrati in gennaio 2022, con già 25 giorni da bollino rosso nel primo mese dell'anno, rendono difficile pensare che possano essere rispettati i parametri imposti dalla legge europea.
Qualità dell'aria, quale rapporto tra Covid e smog?
Secondo quanto riferito dalla Regione Lombardia lo scorso anno, nonostante la riduzione delle costrizioni legate alla pandemia, si è comunque confermato un trend in miglioramento, sia per quanto riguarda il particolato (polveri sottili) che per il biossido di azoto. Un bilancio sulla qualità dell'aria quindi che faceva ben sperare, in cui la media annua del Pm10 a Milano è stata di 37 microgrammi, dunque sotto i limiti di legge (40), anche se superiore alle linee guida dell’Oms (15).
Nel gennaio 2022 invece la media è stata addirittura di 63: un dato preoccupante anche a causa di quanto emerge dagli studi riguardanti l'associazione tra Covid e inquinamento. Se è stata smentita l'ipotesi che vi siano rapporti tra le quantità di particolato e il trasporto del virus, rimane invece confermata quella secondo la quale una esposizione prolungata ad alti livelli di inquinamento determinerebbe la gravità della malattia e i livelli di mortalità per Covid.