Metano, la nuvola di gas verso l'Italia: rischi per la salute?
Dopo la fuga di gas del Nord Stream si è alzata una nuvola che sta coprendo i cieli di Svezia e Norvegia e si sta muovendo anche verso l'Italia: ci sono rischi per la nostra salute e per l'ambiente?
Fuga di gas dal Nord Stream, rischi per la salute?
L'incidente che ha coinvolto il gasdotto Nord Stream non ha effetti solo sulle forniture di metano con conseguenti danni economici. Si è infatti alzata una nuvola di gas sulla Scandinavia e ha cominciato a espandersi nel resto d'Europa interessando anche l'Italia. Si tratta di 80 mila tonnellate di metano che, stando all'Unep (agenzia Onu per l'ambiente) è il più pericoloso rilascio mai registrato.
La domanda non è solo lecita, è d'obbligo: quali saranno le conseguenze sulla salute dell'uomo? Gli esperti però ci tengono a tranquillizzare tutti: l'evento non avrà ripercussioni sulla nostra salute. Anzi, dal momento che il metano (già inodore) si è diluito molto ed è ad alta quota, arriverà in misura infinitesimale rispetto alla quantità dispersa lo scorso 27 settembre. Per questi motivi in Italia non ci accorgeremo nemmeno del passaggio della nube.
Chiaro, 80 mila tonnellate di gas rilasciate in così poco tempo non sono affatto poche, ma in un unico episodio e in un unico punto dell’atmosfera non sono preoccupanti. L'unico rischio concreto per l'uomo si presenterebbe in ambienti chiusi, mentre all'aperto non ci danneggia direttamente. Pericolo scampato dunque? Purtroppo no, perché è proprio all'esterno che il metano può essere molto dannoso per l'ambiente.
Le conseguenze sull'effetto serra e sul clima sono molto maggiori rispetto a quelle che comporta l'anidride carbonica, addirittura 20-30 volte in più. Il dato positivo è che resta nell'atmosfera per meno tempo, ma è ugualmente in grado di alterare il clima peggiorando i già gravi eventi atmosferici. Infine viene scongiurato anche il rischio di esplosione e incendio, che può verificarsi solo nel punto della fuoriuscita e non all'interno della nube in quanto la concentrazione è troppo bassa.