A Jesolo ci sono meduse giganti: ecco cosa sta succedendo
Un numero anomalo di meduse è stato individuato sulla battigia delle coste del Veneto. A preoccupare sono, soprattutto, le grandi dimensioni di questi animali marini, decisamente al di sopra del normale tanto da avere portato a usare l'espressione meduse giganti. Il fenomeno sta colpendo in particolare le spiagge del comune di Jesolo, tra lo stupore e la preoccupazione dei bagnanti. D'altra parte, una situazione come quella nella foto qui sopra non aiuta certo a infondere tranquillità e a creare atmosfera di vacanza.
Ecosistemi marini in pericolo
Dati storici alla mano, non è la prima volta che il litorale di Jesolo viene invaso dalle meduse: già negli anni passati, infatti, si sono verificati episodi simili, che hanno interessato peraltro anche altre aree della costa veneta. Quest’anno però la situazione appare ben più critica del solito, con centinaia di meduse giganti spiaggiate sulla battigia, sia vive nell’acqua bassa sia morte nel bagnasciuga.
Ancora una volta la responsabilità di questo spiacevole fenomeno è da attribuire al cambiamento climatico, che ha determinato una fioritura straordinaria di alghe e plancton, stravolgendo i sottili equilibri su cui si basano gli ecosistemi marini. Si ipotizza, in particolare, che possa avere giocato un ruolo decisivo la bora che soffia nel golfo di Trieste.
È bene precisare, come ha sottolineato anche Legambiente, che la massiccia presenza di meduse nelle acque non costituisce di per sé un concreto pericolo per la salute dei bagnanti. Insomma, al di là della vista non troppo invitante i turisti possono stare tranquilli e godersi le vacanze senza troppi pensieri, in quanto tutte le specie avvistate ultimamente non sono particolarmente urticanti.
Il problema dunque non riguarda gli esseri umani, ma impatta invece direttamente su altre creature marine e sulle specie che popolano le acque, costrette ad adattarsi a una situazione anomala e straordinaria. Il proliferare delle meduse, peraltro, è già di per sé un segnale d'allarme importante, perché in moltissimi casi è associato a una perdita di biodiversità dell'ecosistema.