Cos'è la Luna Blu stagionale che vedremo tra qualche giorno e perché è così rara?
L'appuntamento con il plenilunio di questo mese - previsto per il prossimo 19 agosto - sarà un evento davvero particolare. Non solo vedremo brillare in cielo la Superluna dello Storione 2024, ma assisteremo anche a un fenomeno abbastanza insolito per il nostro satellite: la Luna Blu stagionale. Di cosa si tratta esattamente e perché è un evento così raro?
Cos'è una Luna Blu
Il termine ha origini ancora incerte, sebbene sia usato fin dall'antichità. Alcune fonti lo fanno risalire a quattro secoli fa, dove veniva usato per indicare qualcosa che non sarebbe mai avvenuto, da cui il detto inglese "once in a Blue Moon" (che tradotto significa "una volta ogni Luna Blu"). Il significato - com'è facilmente intuibile - può essere interpretato con il nostro detto "una volta ogni morte di Papa".
Tuttavia - sebbene accada raramente - la Luna Blu può verificarsi. A questo punto però occorre fare chiarezza tra due diversi eventi che vengono identificati con questo termine, che assegna al nostro satellite un colore improbabile. Esiste infatti in astronomia la Luna Blu stagionale e quella mensile: due fenomeni diversi che hanno anche cadenze differenti.
Luna Blu stagionale, di cosa si tratta e quali differenze con quella mensile
Una Luna Blu stagionale si ha quando il nostro satellite naturale - in una stagione astronomica - raggiunge per quattro volte la fase di piena. Come sappiamo il plenilunio si verifica con cadenza "quasi" mensile, poiché l'intervallo di tempo che la Luna impiega per compiere l'intero ciclo di fasi è di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. Questa leggera differenza tra il calendario lunare e quello gregoriano può dare origine allo strano fenomeno di una "Luna Piena in più".
Quando il plenilunio "extra" interessa la stagione astronomica, la terza Luna piena del periodo viene ribattezzata Luna Blu stagionale, mentre quando si hanno due Lune Piene in uno stesso mese si parla di Luna Blu mensile.
Tra i due fenomeni quello stagionale è sicuramente il più raro, visto che si verifica ogni 2,5/3 anni, mentre la Luna Blu mensile può verificarsi anche in rapida successione.
Superluna Blu, un evento rarissimo
Quella che vedremo brillare in cielo il prossimo 19 agosto alle 18:26 GMT (20:26 ora italiana) non sarà solo una Luna Blu stagionale (evento già di per sé molto raro). Il fatto che il nostro satellite raggiunga la fase di piena nel momento in cui si trova vicino al perigeo originerà anche una Superluna.
Statisticamente parlando possiamo dire che circa il 25% delle Lune piene sono anche Superlune, ma solo il 3% dei pleniluni prevede una Luna Blu stagionale. Appare quindi evidente la straordinaria rarità della Super Blue Moon che ci apparirà il 19 agosto.
Qualche curiosità sulla Luna Blu
Forse non tutti sanno che il termine Luna Blu mensile è nato molto tempo dopo quello relativo al fenomeno stagionale, e che l'evento che portò alla sua nascita fu un errore. Fu infatti l’astronomo amatoriale James Hugh Pruett nel 1946 ad utilizzare erroneamente la definizione "Luna Blu" per indicare il secondo plenilunio del mese in un articolo che stava scrivendo per la rivista Sky & Telescope. Il termine rimase in uso, e per fare chiarezza si decise di utilizzare una distinzione tra "mensile" e "stagionale".
Un'altra curiosità sulla Luna Piena stagionale "in più" riguarda il fattore temporale. Perché si utilizza questo termine per indicare la terza - e non la quarta - fase di piena che avviene in una stagione astronomica? Una possibile spiegazione fa riferimento a quando fu stilato il calendario delle feste cristiane: calcolando le date della Quaresima e della Pasqua su cui basare tutte le altre celebrazioni, il clero cattolico identificò la Luna della Quaresima - ultima Luna piena dell’inverno - e la Luna di Pasqua - prima Luna piena di primavera - ma poi si accorse che il terzo plenilunio cadeva troppo presto, scombinando le festività cristiane come pensate dalla Chiesa. Si decise allora di chiamarla Luna Traditrice, per evidenziare il suo ruolo che alterava le date delle solennità cristiane, e fu deciso di ignorarla.
Un'altra fonte fa risalire il nome al XIX secolo, quando l’ormai fuori stampa Maine Farmer’s Almanac calcolò e raccolse in un elenco le date di tutti i pleniluni dell’anno con i loro nomi caratteristici del periodo. Ci si accorse così che ogni due/tre circa c’era una tredicesima Luna piena che scombinava l’ordine dei nomi, per cui si dovette decidere come chiamare questa Luna piena "in più".
Indipendentemente dal motivo che ha portato a coniare il termine "Luna Blu" il nome non ha niente a che vedere con il colore che assume la Luna, che continuerà a splendere nella tonalità bianco-argentea che tutti noi conosciamo.