A giugno le aurore boreali (polari) potrebbero tornare anche a latitudini insolite
Le aurore boreali (polari) torneranno presto visibili anche in Italia? Le fantastiche immagini di cieli colorati a cui abbiamo assistito lo scorso 11 maggio sono ancora ben vive nella mente di chi ha avuto la fortuna di poterle osservare. Si tratta di uno spettacolo celeste destinato a ripetersi a breve?
Aurore polari, cosa sono questi fenomeni celesti?
Le aurore polari sono fenomeni scatenati dall'interazione di particelle cariche di origine solare che interagiscono con la ionosfera terrestre. Queste particelle stimolano gli atomi dell'atmosfera, spingendoli a emettere luci di varie lunghezze d'onda. Assistere a un'aurora polare significa vedere il cielo colorarsi di tonalità insolite, che possono andare dal rosso al verde. Colori e forme mutano velocemente, dando origine a spettacoli visivi davvero suggestivi.
Questi fenomeni prendono il nome di aurore polari, poiché si manifestano generalmente alle alte latitudini, in prossimità dei poli. A seconda del polo in cui si verifica può assumere il nome di aurora boreale - se interessa l'emisfero nord - o aurora australe, se il fenomeno si sviluppa nell'emisfero sud.
Trovarsi davanti agli occhi uno spettacolo del genere è sicuramente un'esperienza da vivere almeno una volta nella vita e sono molti i turisti che programmano le loro vacanze proprio in virtù delle località e dei periodi dell'anno in cui è possibile assistere a questo evento "magico". Si tratta infatti di uno spettacolo che in genere non è visibile alle nostre latitudini. Ma è davvero necessario raggiungere Paesi come la Finlandia, il Canada o l'Islanda per poterle ammirare?
Le aurore polari potrebbero colorare (di nuovo) i nostri cieli
Lo spettacolo al quale abbiamo assistito lo scorso 11 maggio potrebbe ripetersi a breve. La più potente tempesta geomagnetica degli ultimi vent’anni - avvenuta tra il 10 e il 12 maggio - ha colorato i cieli con aurore che hanno colorato anche i cieli italiani. Questo straordinario spettacolo è stato il risultato di almeno 5 diverse tempeste solari che hanno colpito simultaneamente il nostro Pianeta.
La raffica di particelle cariche ha colpito la magnetosfera terrestre, canalizzandole lungo le linee del campo magnetico verso i poli e generando aurore vivaci lungo il percorso. Il fatto che tale evento si sia verificato a pochi giorni dalla Luna Nuova - quando il cielo si presentava particolarmente buio - ha permesso di avvistare anche le aurore più deboli.
Questo evento potrebbe ripetersi nella prima settimana di giugno. A tal proposito il fisico solare Ryan French del National Solar Observatory di Boulder in Colorado, ha dichiarato:
AR3664/AR13664 sta tornando visibile con la rotazione del Sole e sarà nuovamente rivolta verso la Terra durante la Luna Nuova del 6 giugno. Si allineerà perfettamente e non appena la macchia solare inizierà a comparire, entreremo nella finestra di opportunità per osservare le aurore
Stando a quanto dichiarato da French l'attività geomagnetica a cui abbiamo assistito il mese scorso potrebbe quindi ripetersi, per cui il nostro consiglio è quello di stare all'erta nelle notti che precedono e seguono la prossima Luna Nuova, ovvero il 6 giugno. Non è da escludere che torneremo a vedere aurore polari anche alle nostre latitudini.