La strage dei melù nel Golfo di Biscaglia, morti oltre 100 mila pesci: aperta una indagine
Nelle ultime ore ha fatto il giro del mondo, purtroppo, la notizia della strage dei melù nel Golfo di Biscaglia in Francia. Sono morti, infatti, ben 100 mila i pesci che hanno creato sul mare un vero e proprio tappeto di "cadaveri". Nei video girati dagli ambientalisti si vede una sterminata distesa di carcasse che affiorano a pelo d'acqua. Sia il governo francese che la Commissione Ue hanno annunciato di voler intraprendere un'indagine su quanto accaduto per capirne le cause.
Strage di melù: cosa è accaduto ai pesci del Golfo di Biscaglia
Cosa è successo? Cosa ha portato alla vera e propria strage di melù nel Golfo di Biscaglia? Per il gruppo ambientalista Sea Shepherd France, che ha pubblicato sui social le fotografie dei pesci morti che galleggiano sulla superficie dell'Oceano Atlantico, i cadaveri sarebbero stati gettati in mare da uno dei pescherecci più grandi del mondo ovvero il Margiris.
Il secondo super-peschereccio ha riconosciuto e ammesso di aver avuto un incidente e di aver rotto le reti in cui erano raccolti milioni di melù, un tipo di pesce utilizzato in cucina per creare soprattutto il surimi, noti in realtà comunemente come "bastoncini di granchio". Secondo le ultime informazioni pare che la rete di tale peschereccio sia lunga ben 600 metri e che possa arrivare a contenere fino a 6 mila tonnellate di pesce.
Il ministro francese della pesca, Annick Girardin, ha definito le immagini che circolano sui social e sui media, in merito alla strage di melù, davvero scioccanti. Il commissario Ue per l'Ambiente, Virginijus Sinkevicius, ha invece promesso un'indagine ad hoc su quanto accaduto affinché il problema possa non presentarsi più.
Per l'associazione europea dei pescherecci da traino congelatori, la rete del Margiris pare essersi rotta "accidentalmente" all'alba di giovedì. Il peschereccio, in linea con la normative Ue, avrebbe registrato correttamente l'accaduto sul giornale di bordo e segnalato il tutto, così come richiesto, alle autorità dello Stato di bandiera. Insomma il peschereccio, bandito dalle acque australiane, si sarebbe comportato così come richiesto avvisando chi di dovere dell'inconveniente.
Strage di melù: l'indagine del Ministro della pesca francese
Della strage di melù si parlerà ancora a lungo. Il Ministro della pesca francese ha sottolineato di voler fare chiarezza e di voler appurare davvero che si sia trattato solo di un inconveniente.
Girardin ha assicurato che i pesci morti saranno rimossi dalle quote della barca e ha aggiunto: "La Francia difende la pesca sostenibile e questo non lo rispecchia. Se dovesse essere provata una violazione, verrebbero adottate sanzioni nei confronti dell'armatore responsabile".
Le parole del Ministro hanno così aperto un annoso dibattito sulla pesca sostenibile e sui comportamenti dei grandi pescherecci oltre che sulle risorse offerte dal mare e sulla capacità dell'uomo di proteggere tale ecosistema.