Abruzzo, Juan Carrito torna a scorrazzare tra le case. In Trentino orsa muore durante la cattura
Juan Carrito sembra non volersi smentire, e torna a far parlare di sé per le sue incursioni tra le case di Pizzoferrato, in Abruzzo. Notizie tristi invece arrivano dalla Val di Legre, in Trentino, dove l'orsa F43 è morta durante la cattura per la sostituzione del radiocollare.
Juan Carrito sorpreso tra le case di Pizzoferrato
L'orso divenuto celebre per le sue "passeggiate" sulle piste da sci dell'Aremogna e un "giro" alla stazione di Roccaraso, torna a far parlare di sé. L'enorme mammifero peloso, che nei mesi invernali non è quasi andato in letargo causando preoccupazione per l'incolumità delle persone e per i rischi legati a un eventuale condizionamento da cibo antropico, era stato prelevato e trasferito nell'area faunistica di Palena sul massiccio della Maiella.
Sembra però che l'orso abruzzese sia stato di nuovo assalito dal desiderio di fare una passeggiata al di fuori del suo habitat, tanto che venerdì 2 settembre è tornato a dare spettacolo sul corso principale di Pizzoferrato, un piccolo comune arroccato in provincia di Chieti.
L'orso di Roccaraso - così era stato ribattezzato questo esemplare dalle abitudini decisamente insolite - avrebbe prima scavalcato il muro di una villetta per poi salire i gradini, dimostrando un'ottima agilità. Ricordiamo che Juan Carrito è un orso marsicano di 3 anni che pesa circa 130 kg. La sua mole desta preoccupazione per l'incolumità delle persone e, sebbene al momento non siano mai stati registrate conseguenze dannose dalle sue "passeggiate cittadine", può costituire un pericolo.
A interrompere l'incursione stavolta è stata la proprietaria di una stalla - nella quale era stato visto entrare - che ha avvisato i Carabinieri Forestali del Parco nazionale della Maiella. Sarà l'ultima volta che lo vedremo in città? Al momento sembrerebbe improbabile che Juan Carrito intenda rinunciare alle sue scappatelle.
Orsa F43, tragico epilogo: muore durante la cattura in Val di Ledro
Avrebbe dovuto essere un normale intervento di routine per la sostituzione del radiocollare quello che ha invece causato la morte dell'orsa F43 in Val di Ledro, in Trentino. Per l'animale era stata programmata la sostituzione del radiocollare, che era al collo del mammifero da luglio 2021.
Sembra però che, dopo essere stata narcotizzata, l'orsa abbia assunto una posizione innaturale nella trappola-tubo, rendendo necessario l'intervento dell'equipe veterinaria che invano ha tentato di rianimarla.
Stando a quanto reso noto dalla Provincia di Trento la necessità di monitorare in modo intensivo il grosso mammifero scaturiva dall'esigenza di provare a modificare il suo comportamento. I tentativi di dissuasione si erano resi necessari a causa della sua spiccata confidenza con l'uomo. Nella nota della Provincia di Trento si legge
La necessità di monitorare in modo intensivo soggetti problematici e di cercare di modificarne il comportamento può comportare incidenti come quello occorso, dati i rischi intrinseci in operazioni delicate, condotte spesso in contesti e condizioni ambientali non facili.