Turismo spaziale, ecco chi partirà con Jeff Bezos
Se fino a poco tempo fa programmare un viaggio turistico nello spazio sembrava un sogno irrealizzabile, i grandi progressi degli ultimi anni stanno rendendo tutto ciò non solo possibile, ma anche molto vicino a noi. Il primo viaggio spaziale riservato a civili, infatti, partirà già il prossimo mese, e avverrà a bordo della navicella spaziale di proprietà del miliardario statunitense Jeff Bezos. Insieme a lui, ci saranno il fratello Mark e il vincitore di un'asta riservata ai più ricchi del pianeta, più forse una quarta persona ancora non rivelata.
Il primo viaggio spaziale con equipaggio
Il 20 luglio 2021 sarà una data destinata a restare nella storia, tanto per l'esplorazione spaziale quanto per le nuove frontiere del turismo: verrà infatti lanciata in orbita, dal Texas occidentale, la navicella sviluppata ad hoc per il turismo spaziale da Blue Origin. Già nel lontano 2009 l’azienda era stata incentivata con 3,7 milioni di dollari dalla Nasa per mettere a punto un nuovo concept e le relative tecnologie per future operazioni di volo spaziale umano, anche di tipo goliardico e turistico.
La capsula che ospiterà passeggeri ed equipaggio si chiama in particolare New Shepard, in onore di Alan Shepard, il primo astronauta statunitense a volare nello spazio. E dopo Shepard, Besoz: sarà proprio il fondatore di Amazon, che nel frattempo ha già annunciato di lasciare il posto di amministratore delegato del colosso statunitense il prossimo 5 luglio, il primo civile a viaggiare oltre l'atmosfera terrestre. Come ha recentemente dichiarato lo stesso Bezos, si tratta di un sogno che si realizza. E di un avvenimento storico se, come si spera, tutto dovesse svolgersi senza intoppi.
La navicella New Shepard potrà ospitare fino a 6 persone nel viaggio che porterà i turisti-astronauti fino a 100 chilometri di quota rispetto alla superficie terrestre, superando la cosiddetta linea di Kármán, ossia la soglia immaginaria che (convenzionalmente) segna il confine tra l'atmosfera della Terra e lo spazio.
I partecipanti di questo viaggio potranno ammirare dei paesaggi pazzeschi e sperimenteranno la microgravità, potendosi liberare per qualche minuto delle cinture di sicurezza e galleggiando in aria come dei veri astronauti. La sicurezza è garantita dal fatto che Blue Origin ha già effettuato 15 lanci di prova, tutti terminati con successo, e ora si attende il sedicesimo con i passeggeri a bordo.
Complessivamente il viaggio nello spazio durerà appena 11 minuti, di cui 4 per la fase di decollo, 3 in effettive condizioni di microgravità e altri 4 per il rientro. I passeggeri torneranno a terra a bordo della capsula, con un rientro addolcito da alcuni paracadute. Il razzo, invece, si staccherà dalla capsula dopo la fase di lancio, ed è stato progettato in modo da poter essere recuperato e riutilizzato per altri voli spaziali turistici successivi.
Quanto costa andare nello spazio con Bezos
Oltre al multimiliardario, ci saranno il già citato fratello "e migliore amico" Mark Besoz, ma pure il vincitore dell’asta multimilionaria che si è conclusa nella serata di sabato 12 giugno. Dopo le prime due fasi in cui si poteva fare un’offerta direttamente sul sito della Blue Origin, si è passati a una terza fase in diretta streaming su YouTube, dove in soli sette minuti il prezzo offerto è quasi quadruplicato.
Solo la parte finale ha visto coinvolte ben 7.600 persone di 159 paesi diversi. A oggi non è ancora nota l’identità della persona che si è aggiudicata la gara al rialzo, ma si sa che verrà comunicata con qualche giorno di anticipo rispetto alla partenza. La Blue Origin ha invece svelato il prezzo del biglietto, ossia 28 milioni di dollari, pari a poco più di 23 milioni di euro. Questi soldi andranno per intero alla fondazione Club for the Future, di proprietà della stessa Blue Origin.
Turistico sì, ma a fini di business
In quanto primo viaggio turistico suborbitale della storia, quello della navicella New Shepard apre ufficialmente un’epoca di viaggi commerciali nello spazio. Se tutto dovesse andare come previsto, Jeff Bezos riuscirebbe a battere sul tempo i due diretti rivali nella lotta al primato: il fondatore di Tesla Elon Musk e il fondatore di Virgin Richard Branson. Quest'ultimo, a dirla tutta, potrebbe tentare un sorpasso in volata e prendere parte di persona a un volo di test calendarizzato per il 4 luglio: ma per il momento si tratta solo di indiscrezioni non confermate.
L’interesse di questi visionari imprenditori e dei loro colossi mondiali deriva dal fatto che l'economia spaziale già oggi ha un valore enorme, ed è un settore in continua crescita. Si stima, in particolare, che possa raggiungere i 600 miliardi di dollari (500 miliardi di euro) già nel prossimo lustro, entro il 2026. In parallelo, o meglio come sotto-filone, sta suscitando sempre più interesse proprio il settore del turismo spaziale, ossia le gite turistiche attorno alla Terra o verso la Luna. Visto il numero di interessati e le cifre che - per chi ne ha la possibilità - si è disposti a spendere, non è difficile pensare che saranno sempre di più i voli suborbitali, facendo diventare tutto questo un importante business.
In senso più romantico e filosofico, invece, Besoz nei giorni scorsi ha affermato che il turismo spaziale "cambierà per sempre il rapporto tra l'umanità e il suo pianeta". Pensare che non solo astronauti professionisti, ma anche comuni cittadini (per ora limitatamente ai più ricchi) possano vedere la Terra da lassù, insomma, potrebbe cambiare la percezione collettiva non solo sul nostro posto nell'universo, ma anche sulla necessità di prenderci cura della nostra casa.