I fichi d'India invadono le Alpi (e non è una bella notizia)
Fichi d'India e altre specie di cactus stanno formando intere colonie nelle zone alpine, al punto che alcune località hanno dovuto mettere in atto una vera e propria campagna di disinfestazione contro queste piante che non dovrebbero affatto trovarsi lì. Il motivo di queste presenze "insolite" è da ricercarsi nell'insolita assenza di neve o - per meglio dire - negli effetti del riscaldamento globale.
Invasione di fichi d'India nelle zone alpine, i motivi
La presenza di Opuntia sulle Alpi non è certo una novità. Questo genere di piante - a cui appartiene anche il fico d'India - è presente in alcune zone dell'arco alpino fin dal 1700. Il fenomeno però negli ultimi tempi ha assunto dimensioni grottesche, con i cactus che si stanno espandendo rapidamente e a dismisura, andando a occupare anche i pendii che fino ad ora erano "abitati" da altre piante o coperti di neve.
Questo sta causando seri problemi all'ecosistema locale, costringendo molte località a mettere in pratica una disinfestazione. Il fico d'India e i suoi "parenti" possono sopravvivere benissimo alle basse temperature, ma temono i terreni umidi e troppo bagnati. L'aumento delle temperature alpine sta favorendo la loro proliferazione poiché elimina il più temuto pericolo per i cactus: la neve.
Dal 1970 a oggi si è dimezzato il numero di giorni innevati sotto gli 800 metri di altitudine, e il manto bianco dura in media un mese in meno rispetto alle medie storiche (dati Nature Climate Change). Una minor quantità e presenza di neve si traducono in terreni più aridi, sui quali i cactus non hanno difficoltà a proliferare, monopolizzando il terreno a scapito di altre varietà di piante.
La minaccia agli ecosistemi locali è ulteriormente accentuata dalla resistenza dei cactus, che rendono ancora più complesso estirparli in modo efficace.
Fichi d'India sulle Alpi, la situazione nei cantoni svizzeri
La situazione legata all'eccessiva presenza di fichi d'India ha creato nelle Alpi svizzere una vera e propria emergenza, al punto che la cittadina di Fully, nel Cantone Vallese, ha dovuto predisporre a inizio 2023 una campagna di disinfestazione.
Il problema interessa l'area del Cantone Vallese, anche le valli intorno a Sion non sembrano essere rimaste immuni da questa insolita "invasione". Qui le piante del genere Opuntia occupano ormai il 20/30% dell'intera superficie occupata da arbusti e piante basse. Neppure gli altri cantoni svizzeri sembrano essere stati risparmiati dai fichi d'India e dai suoi "cugini", che proliferano rapidamente anche nel Canton Ticino e in quello die Grigioni.
Situazione difficile anche per le Alpi italiane
Anche le Alpi italiane non sono immuni, e il fico d'India insieme ai suoi "parenti" si sta diffondendo sempre più sulle nostre montagne. Le zone alpine italiane maggiormente colpite da questa "conquista" favorita dal riscaldamento globale sono quelle della Val d'Aosta e della Valtellina. Quattro delle nove specie di Opuntia che vivono al momento sulle Alpi rappresentano una minaccia per gli ecosistemi locali, e la nuova sfida è quella di trovare un modo per rallentarne l'espansione e conviverci pacificamente.