Invasione di cavallette in Sardegna: la situazione è sempre più preoccupante
Le cavallette stanno letteralmente divorando il cuore della Sardegna: 30mila ettari di campi invasi tra Nuoro e Oristano.
Cavallette in Sardegna, la situazione peggiora
Da inizio maggio è tornata l'emergenza cavallette in Sardegna, ma in queste ore la situazione sta precipitando. Dopo l'accorato appello dei coltivatori si credeva che venissero prese misure in grado di limitare i danni, invece - 20 giorni dopo - si sta raccontando la "cronaca di una invasione annunciata" secondo la Coldiretti Nuoro Ogliastra. Gli insetti, che all'inizio dello scorso mese erano milioni, ora sono miliardi e stanno distruggendo tutto ciò che incontrano. Al momento si stimano danni in circa 30mila ettari di campi coltivati, orti e depositi di fieno. Nella piana di Ottana, centro nevralgico dell'invasione, è necessario viaggiare in auto con i finestrini chiusi per evitare che gli insetti entrino in sciami all'interno dell'abitacolo.
Emergenza cavallette, l'appello alla politica
La Coldiretti, come detto, a inizio maggio già lamentava la mancata programmazione da parte delle istituzioni per arginare il problema. Dal 2019 le cavallette infestano periodicamente l'isola sarda ma, a oggi, non esiste alcun piano valido per tutelare agricoltori e allevatori che stanno perdendo il loro raccolto. La situazione non può che peggiorare anno dopo anno, in quanto la proliferazione delle cavallette è massiccia se si pensa che da un solo esemplare ne nascono circa 30. La possibilità di crescita esponenziale degli insetti è stata letteralmente ignorata e sottovalutata, lamenta Coldiretti, lasciando il centro della Sardegna all'oblio.
Intanto l'appello è arrivato anche al mondo politico, con l'intervento a Montecitorio da parte dell'onorevole Lucia Scanu, che ha informato il Parlamento della drammatica situazione che sta vivendo la Sardegna. Oltre a un intervento tempestivo e allo stato di calamità, sono stati chiesti anche ristori per le categorie colpite che hanno subito e continueranno a subire danni incalcolabili.