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"Lo smog provoca 60mila morti premature all’anno": le zone più colpite e la condanna Ue

Tra le aree del nostro Paese a essere maggiormente soffocate dallo smog ci sono la Valle del Sacco nel Lazio, l'agglomerato di Napoli e Caserta e soprattutto il bacino padano, una delle aree a maggior rischio sanitario d'Europa
Ambiente13 Maggio 2022 - ore 17:26 Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente13 Maggio 2022 - ore 17:26 Redatto da Redazione Meteo.it
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L'inquinamento atmosferico soffoca l’Italia e causa decine di migliaia di morti premature: a dirlo sono i dati dell'Agenzia europea dell'Ambiente, secondo cui lo smog nel 2019 ha provocato nel nostro Paese il decesso prematuro di 60mila persone, in media 165 al giorno. Queste sono alcune delle informazioni più importanti contenute nel Position paper "La qualità dell'aria", pubblicato da parte del Gruppo di lavoro dell'ASviS sul Goal 11, che arriva in contemporanea a una condanna Ue del nostro Paese per il troppo smog. La Corte di Giustizia europea ha appena condannato infatti l'Italia per la sistematica violazione dal 2010 violazione dei valori limite per il biossido d’azoto nell'aria, in particolare negli agglomerati di Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma, Genova e Catania.

Inquinamento atmosferico: le zone più colpite in Italia

Secondo il report "La qualità dell'aria", tra le zone più colpite ci sono la Valle del Sacco nel Lazio, l'agglomerato di Napoli e Caserta e soprattutto il bacino padano, una delle aree a maggior rischio sanitario d'Europa assieme ad alcune regioni di Polonia e Repubblica Ceca. Pur registrando un miglioramento rispetto al passato, il documento rivela che in buona parte delle città italiane i livelli di inquinanti atmosferici sono oltre ai limiti consentiti dalla legge. Inoltre al momento sono aperte contro il nostro Paese tre procedure di infrazione per il superamento dei parametri previsti dalle normative europee.

Aumentare la consapevolezza dei rischi

Uno dei modi per combattere l’inquinamento e diminuire il numero di morti premature è, secondo ASviS quello di aumentare la consapevolezza: le conseguenze dell'inquinamento atmosferico sono infatti sottovalutate rispetto alle altre emergenze ambientali, come per esempio quelle derivanti dai cambiamenti climatici. L'inquinamento atmosferico è ancora una delle principali cause di morte prematura e di malattia e il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa.

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