Il Sole è un po' agitato: "Eruzioni ininterrotte in febbraio"
Da diversi giorni il Sole è "agitato". La stella del sistema solare, attorno alla quale orbitano gli otto pianeti principali, è stato protagonista di diverse "eruzioni" questo mese, ma gli scienziati comunque avvertono: "Non c'è nulla di cui preoccuparsi".
Sole agitato: cosa sta succedendo?
E' notizia di questi giorni che il Sole è, appunto, un po' agitato. Una condizione che ha visto la stella del sistema solare emettere nello spazio dei potentissimi brillamenti con tanto di getti derivati da esplosioni e rimescolamenti di massa nella corona. Questo fenomeno è conosciuto con il nome di Cme, acronimo di Coronal mass ejection, ovvero "getti di massa coronali". L'ultima eruzione si è registrata nel cuore della notte del 15 febbraio, con un'eruzione di Classe X.
La potente espulsione di massa coronale del 15 febbraio è stata definita dagli scienziati di spaceweather.com come "tra le più potenti Cme degli ultimi anni", ma l'emissione è avvenuta in direzione opposta alla Terra. Un dato importante visto, che il vento solare generato dal fenomeno, non raggiungerà l'atmosfera terrestre evitando così il possibile rischio di una tempesta geomagnetica.
Sole, previste eruzioni più violente nel 2025
Nelle ultime settimane sono state diverse le "eruzioni" del Sole. L'ultima espulsione di massa coronale della stella del sistema solare è stata registrata il 15 febbraio dagli scienziati grazie a strumenti come i cronografi installati sull'Osservatorio solare ed eliosferico. Nel mese di febbraio, il Sole è stato protagonista di una serie di fenomeni di questo tipo riscontrati nei giorni 12, 14 e 15 febbraio e identificati come di classe M.
Proprio gli scienziati di "spaceweather.com" nel tweet hanno spiegato: "Il nostro Sole si è arrabbiato per un momento poco prima della mezzanotte fuso Utc. Un'eruzione di rilievo (forse combinata con un potente bagliore?) ha lanciato un enorme Cme nello spazio. Sebbene non sia diretta verso la terra, l'eruzione è stata enorme e potrebbe segnalare che potrebbe esserci qualcosa di interessante in arrivo".
Non c'è da preoccuparsi secondo gli scienziati che però avvisano: il picco di intensità di fenomeni di questo tipo è previsto a luglio 2025. La speranza è che questi brillamenti e Cme non siano mai indirizzati verso la Terra perché potrebbero scatenare delle tempeste geomagnetiche con conseguenze importanti sulle apparecchiature elettroniche e sulle comunicazioni.