Il telescopio spaziale James Webb potrebbe aver scoperto la galassia più lontana mai conosciuta
Il telescopio spaziale James Webb non smette di stupirci. Ora potrebbe aver scoperto la galassia più lontana e mai conosciuta. Come? Le ultime immagini che è riuscito a catturare hanno lasciato tutti di stucco. Ecco tutti i dettagli.
Telescopio James Webb: l'ultima sorprendente scoperta?
Il telescopio spaziale James Webb, ovvero il più potente strumento d'osservazione mai progettato, potrebbe - il condizionale è d'obbligo - aver già fatto una interessante e sorprendente scoperta scovando la galassia più lontana mai osservata. Si tratta di una galassia esistente da circa 13,5 miliardi di anni. Quali altri dettagli vi sono in merito a questa scoperta? In primis sappiamo che la galassia è stata denominata Glass-z13 e ci appare come sarebbe stata solo circa 300 milioni di anni dopo il Big Bang. Questo è un dato importantissimo perché come affermato da Rohan Naidu, del Centro di Astrofisica di Harvard si tratta di 100 milioni di meno rispetto al precedente record osservato.
Cos'altro sappiamo? La galassia Glass-z13 è stata osservata dallo strumento NiRcam di James Webb, e rilevata su quello che viene chiamato campo profondo. Che cos'è quest'ultimo? Esso, come forse sanno gli appassionati di fotografia, consiste in un'immagine più ampia scattata con un tempo di esposizione lungo in modo da rilevare le luci più deboli.
Come si è arrivati ad ottenere le sorprendenti immagini? Il telescopio James Webb funziona solo nell'infrarosso pertanto gli scienziati, per cercare di ottenere un'immagine di questa galassia, hanno tradotto i dati che sono nello spettro visibile. La galassia è dunque apparsa come una forma circolare di colore rosso, ma bianca al centro, piuttosto sfocata.
Lo studio che ha creato grande entusiasmo tra gli astronomi
Questo studio sulla possibile e sorprendente scoperta operata dal telescopio James Webb ha sollevato grande entusiasmo tra gli astronomi che hanno commentato positivamente sui social. E' bene sottolineare, però, che tutto lo studio non è stato ancora sottoposto a revisione. La sua pubblicazione è pertanto avvenuta come "preprint" ed è rapidamente accessibile alla comunità di esperti.