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Greenpeace: "Voli fantasma per una regola Ue: inquinano come 1,4 milioni di auto"

Greenpeace lancia l'allarme: 100mila voli fantasma causano un enorme danno ambientale, come 1,4 milioni di auto. Decollerebbero lo stesso, inquinando inutilmente, per non far perdere i posti assegnati in aeroporto alle varie compagnie.
Clima2 Febbraio 2022 - ore 15:01 - Redatto da Redazione Meteo.it
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I voli fantasma dovrebbero essere vietati. Con queste parole Greenpeace insiste con l'Unione europea sui gravi danni per l'ambiente provocati dai sempre più aerei che, negli ultimi tempi, attraverserebbero i cieli quasi del tutto vuoti aumentando grandemente e inutilmente il loro già grave inquinamento dell'aria.

Greenpeace lancia l'allarme dei voli fantasma in Europa

Non ce ne rendiamo conto, ma sulle nostre teste volano una serie di "voli fantasma", oltre 100mila, a volte del tutto vuoti, sostiene Greenpeace. Il motivo? Si tratterebbe di aerei utili alle compagnie per conservare gli slot di decollo e atterraggio nei vari aeroporti a discapito però dell'ambiente. L'ong ambientalista calcola che solo l'inquinamento atmosferico di questi voli sia paragonabile alle emissioni di 1,4 milioni di automobili in un anno. Per Herwig Schuster, portavoce di Greenpeace Ee Mobility for All campaign: "Di fronte alla crisi climatica, i voli fantasma - e qualsiasi altro volo non necessario in presenza di alternative ecologiche - dovrebbero essere vietati".

Non solo: "L'Ue deve eliminare questa regola dell''use-it-or-lose-it' (lo usi o lo perdi), che incoraggia i voli fantasma, e dovrebbe sostituirla con un sistema che minimizza le emissioni". Il recente aumento dei voli vuoti sarebbe dovuto proprio a questa norma: per non perdere le loro posti negli aeroporti, le compagne farebbero partire i velivoli lo stesso, anche senza (o quasi) passeggeri. L'inquinamento causato non sarebbe quindi solo ingente ma inutile ed evitabilissimo.

Voli fantasma e regola use it or lose it: l'invito di Greenpeace all'Ue

La regola della legge europea "use it or lose it" prevede che se la compagnia aerea non effettua l'80% dei collegamenti previsti può perdere gli slot aeroportuali non utilizzati. Durante la pandemia da Covid-19 il traffico aereo si è dimezzato e la Commissione europea ha abbassato la soglia di utilizzo dall'80% al 50%. Una diminuzione momentanea, visto che da marzo fino ad ottobre 2022 tornerà al 64%.

"Anche se l'Ue ha abbassato la soglia dall'80 al 50% durante la pandemia, questo non è stato sufficiente a evitare che aerei degli viaggiassero vuoti o semi vuoti" fanno sapere quello di Greenpeace. L'inutilità dei voli fantasma ha causato, secondo i calcoli dell'ong, un danno ambientale di circa 2,1 milioni di tonnellate di CO2. Tra le varie proposte c'è anche quella di proibire i voli a corto raggio quando è possibile viaggiare nella stessa tratta spostandosi in treno purché il viaggio non superi le sei ore.

Tutto questo naturalmente secondo i calcoli di Greenpeace. La Commissione Ue ha sostiene che non ci sono prove del fatto che operatori fanno viaggiare aerei a vuoto a causa della regola europea.

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