Golfo di Olbia: acqua troppo calda, muoiono cozze e arselle
Una moria di molluschi ha colpito il Golfo di Olbia, la causa è il caldo che ha innalzato di troppo la temperatura dell'acqua: si stimano danni da oltre 1 milione di euro.
Molluschi morti in Sardegna, acqua del mare troppo calda
Soffocate dal caldo e dalla mancanza d'ossigeno, questa è la causa della morte di gran parte di cozze, ostriche e arselle allevate nel Golfo di Olbia. I molluschi si sono ritrovati in un'acqua più simile a un brodo che al mare, con temperature che in alcuni punti hanno raggiunto anche i 30 gradi.
L'ossigenazione poi è stata scarsa anche per via della mancanza di venti di scirocco e maestrale, portando così all'inevitabile morte dei bivalvi per anossia. "Inevitabile", è questa la parola su cui si interrogano i tanti molluschicoltori che da questo disastro hanno subito danni economici elevatissimi: era davvero inevitabile?
Si stima che in alcune aree le perdite siano del 50 percento, mentre in quelle più interne le morti arrivano al 100 percento per un totale che supera i 6 quintali di molluschi morti che in euro corrispondono a più di 1 milione e mezzo. La rabbia dei lavoratori del settore è comprensibile e, secondo il Consorzio, le cozze si sarebbero salvate (almeno in parte) se entro giugno fossero stati ultimati i lavori nell'area del Lido del Sole, una zona ossigenata e destinata al trasferimento della produzione a partire da luglio. Lavori più volte sollecitati, come ricorda il presidente del Consorzio Raffaele Bigi, con la consapevolezza che avrebbero effettivamente giovato non poco all'intero settore evitando un danno di simili dimensioni:
Sin dal mese di maggio avevamo comunicato agli enti preposti l'inizio lavori con la necessità di un rapido riscontro al rilascio (all'impresa incaricata) dei necessari nulla osta che, viceversa, non sono mai stati rilasciati per una serie di rimbalzi burocratici tra vari enti, impedendo pertanto l'ultimazione dei lavori e il conseguente trasferimento delle produzioni. Di tale pericolo di morìa avevamo già dato segnalazione agli enti interessati sin dal mese di giugno ma, purtroppo, non siamo stati ascoltati ed oggi ne scontiamo i danni e la perdita economica.
La situazione ha coinvolto 16 cooperative di molluschicoltori, le quali hanno già avviato l'iter di accertamento dei danni al quale seguirà poi la richiesta di proclamazione dello stato di calamità naturale così da poter essere in parte risarcite della enorme perdita economica.