Giornata mondiale dell'acqua 2022: occhi puntati sulle acque sotterranee, sempre più scarse
L’Organizzazione delle nazioni unite ritiene che entro il 2030 si potrebbe verificare una carenza idrica del 40% a livello globale. La scarsità d'acqua è un problema sempre più serio: il World water day, la Giornata mondiale dell'acqua che si tiene anche nel 2022 come ogni anno il 22 marzo, è l’occasione perfetta per richiamare l’attenzione su una risorsa essenziale per la vita sulle Terra. Quest’anno, in particolare, il tema scelto dell'Onu sono le fonti idriche sotterranee, messe a dura prova dalla crescente richiesta d'acqua da parte della popolazione e del cambiamento climatico che ne mette a rischio la qualità.
Abbiamo discusso di questo tema per Meteo.it e dell’importanza del World water day assieme a Emanuele Bompan, giornalista ambientale e autore con Federica Fragapane, Mariarosa Iannelli e Riccardo Pravettoni del volume Atlante geopolitico dell’acqua.
Una risorsa tanto preziosa quanto scarsa
La Giornata mondiale dell'acqua è una ricorrenza istituita nel 1992 dall’Onu per sensibilizzare le istituzioni mondiali e l'opinione pubblica sull’importanza di questo bene primario. Rispetto a trent'anni fa, quando il World water day fu istituito, la situazione è decisamente peggiorata: nell'ultimo secolo l’utilizzo di acqua a livello globale è aumentato di ben 6 volte. A questo ha contribuito certamente l’aumento della popolazione mondiale, ma soprattutto le crescenti esigenze di acqua per la produzione energetica e per le attività industriali. Non è un caso che dal 2010 l'Onu stessa abbia riconosciuto l’acqua come un diritto fondamentale che, come tale, deve essere garantito a tutti.
"Lo stress idrico a livello globale è sempre più grave", dice Bompan. "Ci sono alcune aree dove il problema si percepisce di meno, ma in altri luoghi del mondo i casi acuti di crisi idrica sono molto frequenti". I fattori principali che determinano la carenza idrica sono 3: "Anzitutto l'eccessivo prelievo e consumo da parte di agricoltura, allevamento e industria (solo in parte minore per l'uso domestico), poi il peggioramento della qualità dell’acqua a causa dell’inquinamento e delle infrastrutture obsolete, infine il cambiamento climatico con l'innalzamento del livello dei mari e fenomeni di siccità". Questi elementi, insieme, stanno mettendo a dura prova il sistema idrico globale e, visti i preoccupanti dati degli ultimi anni, sta diventando decisiva la ricerca di soluzioni in grado di promuovere un utilizzo sostenibile dell’acqua.
Acque sotterranee: principali fonti di approvvigionamento idrico
L’acqua è una risorsa limitata e per questo è necessario farne un uso consapevole e attento, per evitare gli sprechi e salvaguardare il nostro pianeta. Il tema è particolarmente vasto e le sfide che governi e istituzioni devono affrontare per la tutela di questo bene sono numerose. Ogni anno Unesco e Onu, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, individuano un ambito principale su cui focalizzare l’attenzione delle istituzioni: per il 2022 sono state scelte le acque sotterranee e le falde acquifere, in relazione soprattutto agli effetti del cambiamento climatico.
Come spiega Bompan: "Il 40% delle acque che utilizziamo proviene da queste fonti di approvvigionamento sotterranee, cosiddette 'invisibili' perché appunto sono sottoterra e la loro esistenza viene troppo spesso data per scontata". Riserve d'acqua che rivestono un ruolo di grande importanza soprattutto nei periodi di grande siccità, oggi più che mai frequenti a causa del cambiamento climatico: "Per esempio, in questo periodo nel nord Italia si sta vivendo un periodo di grande carenza idrica e il ruolo delle acque sotterranee è essenziale in queste settimane per garantire il corretto approvvigionamento".
Vista l’importanza di queste risorse, anche dal punto di vista ecologico, è essenziale e doveroso proteggere le falde acquifere. "Ogni anno il prelievo da queste fonti aumenta di circa il 5%, mettendo sempre più sotto stress l'intero sistema. Il problema principale è che il 25% delle falde acquifere a livello globale è gestita in maniera insostenibile e quindi tende di fatto a esaurirsi nel tempo". Insomma, stiamo scaricando un quarto di tutti i bacini idrici sotterranei del mondo e non abbiamo un piano urbanistico concreto per sopperire a tutto questo. "In Italia non c’è nemmeno una proposta di legge sul suolo e sull’acqua e questo evidenzia la scarsa importanza attribuita dalle istituzioni all'argomento".
Dove bisogna intervenire per fare la differenza?
Per ridurre gli sprechi e fare un utilizzo corretto della risorsa acqua, il contributo di tutti è utile, dai piccoli gesti quotidiani alle attenzioni domestiche. "Nonostante la qualità dell’acqua delle falde acquifere sia molto buona, l'Italia consuma la più grande quantità di acqua in bottiglia nel mondo. Si tratta di un dato assolutamente inaccettabile su cui bisogna intervenire con forza", continua Bompan. "Bisogna però anche essere consapevoli che il 90% dei consumi idrici a livello nazionale ricade su agricoltura e allevamento: i singoli comportamenti e le attenzioni di ciascuno di noi sono importanti, ma non possono fare la differenza".
La battaglia per un utilizzo più sostenibile dell’acqua deve passare anche per le politiche istituzionali e governative, "attraverso sistemi di recupero delle acque reflue, modelli innovativi per il risparmio idrico negli impianti di produzione energetica e tanto altro. Il World water day 2022, in questo è l’occasione perfetta per creare un'occasione di confronto e ricercare soluzioni in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi ma irrinunciabili dell’Onu, come l’accesso per tutti all'acqua e ai servizi igienico-sanitari essenziali.