Fuochi d'artificio vietati a Capodanno: ecco in quali città
Poche ore ci dividono all'arrivo del 2023 e milioni di italiani si preparano a celebrare la fine del 2022 dando il benvenuto al nuovo anno. In diverse città però, in occasione della vigilia di Capodanno, è stato imposto il divieto dei botti e fuochi d'artificio. Scopriamo dove.
Capodanno 2023, perché abolire i botti e fuochi d'artificio?
Il 2022 lascerà tra pochissime ore spazio al 2023. Dopo due anni di pandemia, è il primo Capodanno che vede il ritorno dei veglioni, dei festeggiamenti in piazza, dei concerti e dei cenoni senza limitazioni, mascherine e distanziamento. Un nuovo anno sta per arrivare e milioni di persone si preparano a celebrarlo con tante aspettative, sogni e desideri da realizzare. In occasione dei festeggiamenti per il Capodanno però molte città e comuni hanno imposto il divieto e uso limitato dei fuochi d'artificio che ogni anno sono tra le cause di feriti, morti, senza contare problemi anche gravi sulla salute degli animali.
L'utilizzo di botti, petardi e fuochi d'artificio, infatti, oltre ad essere gravi per la salute degli animali e degli esseri umani, sono anche dannosi per l'ambiente e della qualità dell'aria per il rilascio di polveri sottili. Per questo motivo, tantissimi comuni italiani hanno abolito i botti di Capodanno.
Capodanno, le città dove sono vietati i botti
Allo scoccare della mezzanotte, nella notte che segna la fine del 2022 e l'arrivo del 2023, in diverse città e comuni sarà vietato festeggiare il nuovo anno con botti, petardi e fuochi d'artificio. Il 2023 in diverse città inizia con il primo divieto dell'anno all'utilizzo dei fuochi d'artificio per limitare l'impatto che hanno sulla salute ambientale, ma anche per gli incidenti che ogni anno contano feriti e in alcuni casi anche vittime.
Per questo motivo diverse città italiane hanno abolito i fuochi d'artificio. Ecco la lista di tutti i comuni dove è vietato celebrare l'arrivo del 2023 con i botti:
- Bologna
- Messina
- Torino
- Cervia
- Vicenza
- Bari
- Roma
- Palermo
- Napoli
- Milano
- Volterra
- Ferrara
- Guidonia Montecelio
- Ancona
- Lamezia Terme
- Isernia
- Agrigento
- Vibo Valentia
- Terlizzi
- Canosa di Puglia
- Treviso
- Cecina
- Alpignano
- Pordenone
- Bra
Per i trasgressori sono previste sanzioni e multe che variano dai 50 ai 500 euro, come è stato deciso nella città di Torino. Tra le parziali eccezioni troviamo la città di Milano dove il Comune invita a non usare i botti, ma questi non sono vietati in assoluto.