Funghi, più di 2 milioni le specie non identificate e a rischio estinzione
In natura ci sono più di 2 milioni di specie di funghi non ancora identificate. A stabilirlo è un nuovo rapporto dei ricercatori del Royal Botanic Gardens di Kew che hanno scoperto che esistono 2,5 milioni di specie di funghi. Tra queste solo 155.000 sono state ad oggi identificate.
Funghi, la ricerca del Royal Botanic Gardens di Kew: "sono la materia oscura"
Più di 2 milioni di specie di funghi presenti in natura non sono ancora stati identificati. Lo studio condotto da un gruppo di ricercatori del Royal Botanic Gardens di Kew ha portato alla luce come siano tantissime le specie di funghi ancora da scoprire. Fin qui nulla di strano, se non fosse che tra questi 2 milioni e passa di esemplari più di tre quarti sono a rischio estinzione. I funghi, conosciuti anche come miceti, sono un regno di organismi eucarioti, unicellulari e pluricellulari comprende più di 700 000 specie conosciute, benché la diversità sia stata stimata in più di 3 milioni di specie.
Ad oggi 2,5 milioni di esemplari non sono ancora stati scoperti. I funghi noti sono all'incirca 155.000. Presenti nell'aria, ma anche nelle piante, nel suolo e nell'oceano, il 90% di loro sono sconosciuti alla scienza. Per questo motivo i ricercatori del Royal Botanic Gardens di Kew hanno deciso di approfondirne la conoscenza. In merito alla ricerca, il Professor Alexandre Antonelli, direttore scientifico del RBG Kew, ha dichiarato: "è un territorio inesplorato. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescente apprezzamento del ruolo dei funghi in tutto… Essi sostengono la nostra vita, la nostra vegetazione, sono assolutamente cruciali per ogni singola specie animale. Ora che abbiamo l’analisi del DNA, stiamo cercando di spingere le frontiere. È una cosa molto simile all’esplorazione dell’universo esterno. I funghi sono la materia oscura".
Funghi: identificare le nuove specie è importante per la scienza della biodiversità
La ricerca delle nuove specie di funghi è ostacolata dal potenziale rischio di estinzione di diversi esemplari. Su circa 350 mila specie, circa 100 mila sono ancora da scoprire, ma il rapporto del RBG Kew ha stabilito che una su tre è a rischio estinzione. Per questo motivo i ricercatori stanno cercando di accellerare i tempi chiedendo il contribuito anche del pubblico in modo da poter identificare il maggior numero di specie possibili grazie alle nuove e rivoluzionarie tecniche del DNA.
Ester Gaya, ricercatrice senior presso RBG Kew dove si occupa di funghi, è fiduciosa che una volta scoperte il maggior numero di specie di funghi queste possano contribuire al progresso in diversi campi: dalla medicina all'agricoltura fino all'ingegneria. "Le tecniche del DNA hanno rivoluzionato la ricerca sui funghi, molto più che sulle piante e sugli animali. Inizialmente guardavamo solo ai funghi e ai licheni. Ora si tratta del microbioma intestinale. È stato dimostrato che molte malattie umane sono causate da funghi o da uno squilibrio nella comunità fungina. I funghi sotterranei si collegano agli alberi e stabiliscono relazioni simbiotiche con le radici degli alberi, scambiando nutrienti e acqua" - ha sottolineato la ricercatrice precisando come l'identificazione di nuove piante e funghi sia importante per la scienza della biodiversità.