Quando finisce la stagione termica? Ecco quando spegneremo i riscaldamenti nelle principali città
Con l'arrivo della primavera arriva anche la fine della "stagione termica", termine che in gergo significa momento in cui si dovranno spegnere il riscaldamento. Ma entro quando? Come succede per l'inizio della stagione termica, anche lo spegnimento viene scaglionato a seconda delle diverse zone. Ecco le date entro le quali dovremo spegnere i termosifoni nelle principali città italiane.
Quando spegnere i termosifoni?
Con l'arrivo della bella stagione e l'innalzamento delle temperature si riapre dunque la questione sulla data limite entro la quale spegnere il calorifero. Quest'anno in realtà le problematiche legate alla guerra in Ucraina e al conseguente aumento del prezzo dell'energia hanno portato molte persone a chiudere anticipatamente il proprio impianto di riscaldamento.
La regola generale vede l'inizio della stagione termica convenzionalmente individuata nel 15 ottobre e la fine prevista per il 15 aprile, con impianti a pieno regime per un massimo di 14 ore al giorno. Le date e la durata però, come già anticipato, possono subire leggere variazioni a seconda della zona climatica delle regioni.
Zone climatiche e regole stagione termica delle varie regioni
L'Italia è divisa in sei diverse zone climatiche. Eccole insieme alle regole sul riscaldamento zona per zona.
- A - dal 1 dicembre al 15 marzo, per 6 ore al giorno
- B - dal 1 dicembre al 31 marzo, per 8 ore al giorno
- C - dal 15 novembre al 31 marzo, per 10 ore al giorno
- D - dal 1 novembre al 15 aprile, per 12 ore al giorno
- E - dal 15 ottobre al 15 aprile, per 14 ore al giorno
- F - nessuna limitazione
La zona climatica A è quella con il clima più caldo. Tra i comuni presenti in quest'area troviamo, ad esempio, Lampedusa e Porto Empedocle.
Nella zona climatica B sono racchiuse, tra le altre, le città di Cefalù, Palermo, Messina e Reggio Calabria, mentre la zona C vede la presenza di Napoli, Sassari, Bari, Benevento e Brindisi.
La zona climatica D racchiude gran parte della Toscana, della Liguria e del Lazio. Tra le grandi città presenti troviamo Firenze, Genova, Roma, Viterbo, Siena e La Spezia. Rientrano nella zona climatica D anche Pesaro, Ancona, Ascoli Piceno, Isernia, Matera e Nuoro.
La fascia climatica E è forse la più cospicua del gruppo e racchiude molte località dell'Italia settentrionale e zone montuose. Tra le città in zona climatica E troviamo infatti Milano, Como, Aosta, Torino, Bergamo e Pordenone.
Le aree in cui non è invece prevista alcuna limitazione sono quelle comprese in area climatica F, e più precisamente le provincie di Belluno, Cuneo e Trento.