Fiumi “imbottiti” di farmaci: anti-diabetici nel Tevere
Quanto sono pulitele acque che scorrono nei fiumi? Stando a quanto riportato dall'Università di New York le quantità di farmaci presenti nelle acque avrebbero raggiunto livelli preoccupanti. Dal Tamigi al Rio delle Amazzoni, il problema sembra colpire ogni parte del mondo. E anche da noi in Italia ci sarebbe questo problema, visto che nel Tevere sono rilevati anti-diabetici.
Farmaci che intossicano i fiumi: un problema mondiale
Dai piccoli corsi d'acqua ai grandi fiumi, dal Tamigi al Mississippi e al Rio delle Amazzoni, passando per la Senna, il Reno e il Tevere, la presenza di farmaci nei fiumi sembra essere un problema che affligge ogni parte del globo.
La ricerca condotta da un team dell'Università di New York guidato da John Wilkinson, ha esaminato la situazione attuale in 104 Paesi e fatto emergere dati davvero preoccupanti. Secondo lo studio vi sarebbero infatti elevate concentrazioni di farmaci potenzialmente tossici in più di un quarto delle località esaminate.
Carbamazepina, metformina, caffeina e non solo: sarebbero infatti 61 i farmaci individuati nei corsi d'acqua di tutto il mondo. A guidare questa triste classifica c'è il Reno, a Francoforte, dove le concentrazioni di sostanze presenti nei medicinali utilizzati per alleviare dolori e infiammazioni è di 751 nanogrammi per litro.
Acque tutt'altro che sicure anche nella Senna, dove la concentrazione di anti-iperglicemici è risultata essere di 471 nanogrammi per litro, ovvero una quantità di poco inferiore a quella fatta registrare nel fiume italiano Tevere.
La carbamazepina è utile nella terapia contro l'epilessia, così come la metformina si rivela un farmaco indispensabile contro il diabete, ma cosa accade quando invece arrivano nelle acque dei nostri fiumi? I livelli di molecole farmaceutiche superiori alla media nelle acque dei fiumi costituiscono un potenziale pericolo per la salute umana, con il rischio di insorgenza di antibiotico-resistenza e enormi danni all'ecosistema acquatico.
Tevere, concentrazione elevata di anti-iperglicemici
Tra le acque dei fiumi italiani, la preoccupazione maggiore è per il Tevere. Il fiume che scorre nella Capitale infatti ha fatto registrare una concentrazione di 500 nanogrammi per litro di sostanze utilizzate per i farmaci anti-diabetici.