Astronomia: cosa ci riserva il cielo di marzo 2024? Ci sarà anche un'eclissi di penombra di Luna (visibile dall'Italia)
Il mese dell'equinozio di primavera si preannuncia davvero ricco di eventi celesti. Quali sono le date da segnare sul calendario per non perdersi la Luna Piena del Lombrico, qualche romantico "bacio spaziale" e alcune piogge di stelle a cui affidare i nostri desideri? Non dimentichiamo che a marzo ci sarà anche una splendida eclissi di penombra della Luna, che potrà essere osservata anche dall'Italia.
Astronomia, i pianeti che vedremo nel cielo di marzo 2024
Le giornate tenderanno ad allungare sempre più, e questo comporterà inevitabilmente una sensibile riduzione delle ore di buio, nelle quali godere di spettacoli celesti mozzafiato. Tuttavia ci saranno ancora molte occasioni per lasciare il nostro sguardo vagare alla ricerca dei pianeti.
Mercurio - solitamente difficile da osservare perché vicino al Sole e basso sull’orizzonte - offrirà le migliori condizioni il 25 marzo, quando subito dopo il tramonto offrirà la migliore visibilità serale di tutto il 2024.
Venere, dopo diversi mesi in cui ci ha regalato una discreta osservabilità mattutina, tenderà a "scomparire" con il passare dei giorni. Sebbene manchino ancora diverse settimane alla congiunzione con il Sole, il pianeta apparirà talmente basso sull'orizzonte orientale che risulterà praticamente impossibile individuarlo già a fine marzo tra le luci dell’alba.
Marte vedrà invece migliorare le condizioni di osservabilità al mattino presto. Il pianeta rosso formerà un terzetto con Venere e Saturno, e risulterà essere il più alto dei tre e il primo a sorgere sull’orizzonte orientale. Potremmo quindi trovarlo tra le luci dell'alba a Est.
Giove risulterà ancora l’astro più luminoso visibile in cielo dopo il tramonto, anche se - con il passare dei giorni - l’intervallo d'osservabilità si ridurrà sempre più. Con il calare dell’oscurità lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte a ovest.
Saturno sarà "reduce" dalla congiunzione con il Sole avvenuta a fine febbraio, e il Pianeta degli Anelli ricomparirà tra le prime luci dell'alba estremamente basso sull’orizzonte orientale.
Urano risulterà ancora individuabile in direzione Ovest, sull’orizzonte occidentale, dove rimarrà osservabile solo nelle prime ore dopo il tramonto. La scarsa luminosità del pianeta - sempre al limite inferiore di quella che l’occhio umano può cogliere in cieli limpidi e senza luci artificiali - rende necessario l'impiego di un telescopio per la sua osservazione.
Nettuno sarà in congiunzione con il Sole il 17 marzo, e rimarrà inosservabile per tutto il mese. Solo a fine marzo tornerà a sorgere a Est al mattino presto, poco prima del Sole, ma sarà impossibile individuarlo perché troppo basso sull’orizzonte orientale, e di fatto indistinguibile nella prima luce del giorno.
Plutone (escluso dai pianeti 'ufficiali' del Sistema Solare dal 2006) lo potremmo trovare a Sud-Est nelle ultime ore della notte. Sarà ancora abbastanza basso sull’orizzonte orientale, tuttavia le condizioni di osservabilità miglioreranno gradualmente nel corso del mese fino a consentire di individuarlo prima del sorgere del Sole. Come per Urano le condizioni di visibilità saranno però "penalizzate" dalla scarsa luminosità, e per poterlo scorgere nel cielo sarà necessario l'uso di un telescopio.
Marzo 2024, le congiunzioni astronomiche
Quali e quanti "baci" celesti ci attendono a marzo? A regalarci la prima effusione del mese saranno Luna, Marte e Venere, che si "abbracceranno" la mattina dell’8 marzo. Una sottilissima falce di Luna calante sorgerà - ad appena due giorni dal novilunio - accompagnata dal Pianeta Rosso e dal "gemello" della Terra nella costellazione del Capricorno.
Qualche giorno dopo - il 14 marzo - potremmo ammirare un altro triangolo celeste. I protagonisti saranno Luna, Giove e Pleiadi. Nelle ore serali il nostro satellite attraverserà il limite tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro, allontanandosi da Giove e avvicinandosi all’ammasso stellare delle Pleiadi.
L'ultima costellazione di marzo vedrà invece Venere e Saturno "danzare" tra le prime luci dell’alba del 22 marzo. I due pianeti si troveranno nella costellazione dell'Acquario e saranno molto bassi sull’orizzonte orientale.
Fasi lunari di marzo, quando vedremo la Luna Piena del Lombrico 2024?
Il nostro satellite naturale raggiungerà l'ultimo quarto il 3 marzo. Da quel momento inizierà la fase calante, che culminerà con il novilunio del 10 marzo. Esattamente una settimana dopo la Luna Nuova - ovvero il 17 marzo - avremmo il Primo Quarto.
Per ammirare il Plenilunio di marzo - prima Luna Piena di primavera - dovremmo attendere il 25 del mese alle 7.00 UTC (8.00 ora italiana), quando vedremo splendere la Luna Piena del Lombrico 2024. Conosciuta anche come Luna Piena del Verme o Worm Moon, deve i suoi nomi al risveglio della natura con il graduale innalzarsi delle temperature. La bella stagione sarà ormai alle porte e con l'equinozio di primavera 2024 - previsto per il 20 marzo - daremo ufficialmente inizio al periodo delle fioriture.
Eclissi lunare di penombra, quando
Il plenilunio di marzo 2024 coinciderà con un evento davvero particolare: potremmo infatti ammirare il nostro satellite immerso in un'eclissi lunare visibile anche dall'Italia.
L'eclissi di penombra della Luna è infatti prevista per il prossimo 25 marzo. Il satellite naturale della Terra si troverà allineato tra il Sole e la Terra, e attraverserà il cono di penombra del nostro Pianeta. Il disco lunare non apparirà oscurato, ma leggermente offuscato e meno luminoso del solito. L'intero ciclo vedrà la Luna entrare nella penombra alle 5.53, e raggiungere il massimo dell'eclisse alle 8.12 per poi uscire dalla penombra alle 10.32.
L'eclisse lunare di marzo sarà visibile anche dall'Italia, anche se il tempo di osservazione sarà limitato e non sarà possibile goderci l'intero ciclo. Potremmo infatti ammirare la Luna offuscata nelle prime luci del mattino - intorno alle 6.00 - per soli 18 minuti.
Le costellazioni di marzo 2024
Il cielo di marzo si presenta diviso a metà tra le costellazioni invernali e quelle primaverili. Saranno tuttavia le prima - decisamente più appariscenti e luminose - a dominare la scena. Potremmo osservarle nel versante occidentale, dove non faremo fatica a individuare Perseo, in alto a Nord-Ovest seguito verso Sud dall'Auriga e quindi da Gemelli e Cane Minore, a destra delle quali stanno, partendo dall'alto, il Toro, Orione e la Lepre con il Cane Maggiore che chiude la fila a Sud-Ovest.
La situazione nel versante orientale apparirà invece meno appariscente e - a parte la Poppa - non vi saranno ricche costellazioni. Partendo da Sud-Est troveremo il Corvo, seguito da Cratere, Sestante e Idra. All'estremo Sud, oltre alla già citata Poppa, potremmo osservare le deboli Macchina Pneumatica, Bussola. Dalla parte opposta Drago, Cefeo e Cassiopeia si presenteranno in linea retta tra l'Orsa Minore e l'orizzonte. Ad Est con Ercole, che è sorto a Nord-Est, abbiamo la Corona Boreale, il Bifolco e quindi la Vergine.