Etna, nuovo show con anelli di fumo
L'Etna ha regalato uno spettacolo unico nel suo genere. Sulla sommità dello stratovulcano complesso della Sicilia originatosi nel Quaternario, si sono formati degli anelli di fumo. Un fenomeno conosciuto con il termine tecnico di "Volcanic Vortex Rings".
Anelli di fumo sull'Etna: un fenomeno raro
Negli ultimi giorni l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania ha registrato una forte emissione di cenere dal più alto vulcano attivo della placca euroasiatica. L'emissione di cenere è stata visibile nella zona dei crateri sommitali per diversi minuti come ha spiegato Boris Bhenke, vulcanologo dell'Ingv etneo: "Si è trattata di una singola esplosione simile a quella del 21 dicembre 2023".
Non solo nel bollettino dell'Ingv si legge: "L'ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene allo stato attuale, pur con alcune lievi fluttuazioni, nel livello medio. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del cratere di Sud-Est, ad un'altezza di circa 2900 metri al di sopra del livello medio del mare. I segnali infrasonici risultano esclusivamente localizzati in corrispondenza del cratere di Sud Est. In ultimo, dall'analisi dei segnali clinometrici non si evidenziano deformazioni di rilievo". Questa esplosione ha reso possibile la visione di anelli di fumo sulla sommità del vulcano, il fenomeno conosciuto appunto con il termine tecnico di "Volcanic Vortex Rings".
Volcanic Vortex Rings, il fenomeno degli anelli di fumo sull'Etna
Cosa sono i "Volcanic Vortex Rings"? Si tratta di emissioni di vapore che hanno origine da un piccolo cono eruttivo. Ana Casas Ramos, vulcanologa dell'Università Nazionale Australiana, parlando di questo fenomeno verificatosi sulle sommità dell'Etna ha precisato: "È vapore acqueo condensato. Di per sé è incolore, ma una volta raggiunto il livello di condensazione diventa biancastro ed è quello che stiamo vedendo».
Non solo, la vulcanologa dell'Università Nazionale Australiana ha aggiunto: "Il motivo per cui questo vapore acqueo sale e si condensa così rapidamente e poi forma questi anelli è a causa della differenza di temperatura. Il vapore acqueo esce molto caldo e poi, una volta che raggiunge livelli superficiali, come i livelli atmosferici, incontra l'aria fredda ed è allora che si forma questa condensa".
L'Etna è ancora oggi uno dei vulcani più attivi d'Europa, ma la dottoressa Casas Ramos ha sottolineato come i rischi di esplosioni gravi siano basse: Se dovesse culminare in un'eruzione, diciamo nei prossimi mesi o settimane, saranno solo un paio di sbuffi, un po' di cenere, forse un po' di magma ma niente di violento".