Tutto sull'equinozio di primavera 2021
L'equinozio di primavera nel 2021 è sabato 20 marzo, per la precisione quando in Italia gli orologi segnano le 9:37 del mattino. In questa occorrenza, che sancisce il passaggio formale dall'inverno alla primavera, la durata del dì è esattamente uguale a quella della notte. Soltanto un'altra volta nel corso dell'anno si verifica questa coincidenza, naturalmente in occasione dell'equinozio d’autunno. Il prossimo, in particolare, sarà il 22 settembre.
Identikit dell’equinozio primaverile
Se per l’Italia, e più in generale per tutto l’emisfero boreale (ossia quello nord), il 20 marzo è la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, nell’altro emisfero (australe) coincide invece con il passaggio diametralmente opposto, dall'estate all’autunno. Nel momento esatto dell'equinozio, il Sole si trova sulla verticale dell'equatore, con i raggi che sono esattamente perpendicolari all'asse di rotazione terrestre.
In tutti gli altri giorni dell'anno, eccetto appunto i due equinozi, i raggi del Sole incidono prevalentemente nell'uno o nell'altro emisfero, determinando una situazione di asimmetria tra la parte nord e quella sud del nostro pianeta. L’origine degli equinozi, così come dei solstizi e dell’alternanza delle stagioni, è l'inclinazione dell'asse terrestre, che vale circa 23 gradi e mezzo rispetto al piano ideale individuato dalla Terra nella sua orbita annuale intorno al Sole.
Sono due i principali movimenti che descrivono come la Terra si sposta nello spazio: un moto di rotazione attorno al proprio asse, e uno di rivoluzione intorno al sole, con traiettoria ellittica. La combinazione di questi due movimenti fa sì che l'allineamento con l'equatore si verifichi solamente due volte l'anno. L'equinozio rappresenta quindi anche il momento in cui si verifica la perfetta simmetria tra i due emisferi: in termini pratici, ciò significa che in tutti i punti del pianeta la durata del dì equivale esattamente a quella della notte ed è di 12 ore.
L'orario dell’equinozio è diverso ogni anno
In generale, per noi dell'emisfero boreale, l'equinozio di primavera cade sempre tra il 19 e il 21 di marzo. Contrariamente a quanto molti pensano, l'equinozio di primavera, quello d'autunno e i due solstizi d'estate e d'inverno non sono un’intera giornata, ma come già anticipato corrispondono a un istante specifico. Quindi non solo da un anno all'altro può variare il giorno dell’equinozio, ma pure l'orario stesso in cui si verifica.
Il motivo di questa variabilità sta nel fatto che non c'è perfetta corrispondenza tra l'anno civile (lungo esattamente 365 giorni) e l’anno solare, che dura 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. Questa stessa discrepanza determina la necessità di inserire il meccanismo degli anni bisestili, e sul fronte degli equinozi fa sì che tra un anno e il successivo ci sia una differenza di circa un quarto di giornata.
La primavera meteorologica
Esiste anche un altro modo per classificare le stagioni, basato su più semplici convenzioni umane e non strettamente collegato alla dinamica dei corpi celesti. Si tratta delle cosiddette stagioni meteorologiche, che per esigenze di tipo statistico e funzionale iniziano e finiscono sempre in concomitanza del cambio del mese.
Nello specifico, la primavera meteorologica è cominciata ufficialmente già il primo marzo, anticipando di qualche settimana l'inizio della corrispondente stagione astronomica. Questo metodo di classificazione, peraltro, è più in linea con le effettive variazioni meteo climatiche di cui ci accorgiamo quotidianamente. Per esempio, è evidente che hanno caratteristiche molto più estive i primi 20 giorni di giugno rispetto ai primi 20 giorni di settembre (in cui già l'autunno si fa sentire), o caratteristiche più primaverili i primi 20 giorni di marzo che i primi 20 di giugno (in cui sostanzialmente è già estate).
Luoghi spettacolari
Ci sono alcune località in cui, grazie alla particolare posizione geografica e ad artefatti umani, durante gli equinozi si verificano spettacoli unici. In assoluto il luogo più affascinante e più celebre è Stonehenge, nel Regno Unito. In questo sito che risale al neolitico, datato tra i 4mila e i 5mila anni fa e oggi considerato patrimonio dell’umanità secondo l'Unesco, durante i solstizi e gli equinozi si verificano affascinanti giochi di luce con i raggi solari che si infiltrano con estrema precisione attraverso i megaliti.
Un altro luogo unico per apprezzare questo fenomeno naturale è il monte Torhatten, in Norvegia, dove i raggi solari si allineano con un tunnel della montagna lungo 160 metri. Un effetto analogo si verifica in corrispondenza del tunnel di Valdealgorfa in Spagna, dove la luce del Sole attraversa tutti i 2,4 chilometri del sottopassaggio, creando un effetto senza eguali.
In Italia uno dei migliori giochi di luci si verifica al Pantheon di Roma dove, in occasione degli equinozi, nel momento in cui il Sole è più alto nel cielo i raggi illuminano esattamente la parte alta della porta di entrata. Infine, garantiscono uno spettacolo anche le piramidi Maya e le piramidi dell'Egitto, costruite proprio in funzione del movimento degli astri per studiare i moti dei pianeti e prevedere le eclissi.