Eolie, il mare a Vulcano cambia colore (e non solo)
Nella zona di Levante a Vulcano l'acqua del mare ha improvvisamente cambiato colore, assumendo un insolito aspetto biancastro. Stando a quanto riportato dall'Ingv, che ha effettuato i primi campionamenti, potrebbe trattarsi di un abbassamento del livello di Ph. Si attendono conferme dalle analisi per i prossimi giorni.
Campionamenti acqua e gas effettuati dall'Ingv di Catania sull'isola di Vulcano
Il mare di Vulcano, nelle Eolie, è stato nei giorni scorsi interessato dalla comparsa di una sostanza lattiginosa che ha provocato acque maleodoranti, per poi vedere trasformato il caratteristico blu intenso delle sue acque in un colore azzurro chiaro, quasi bianco.
A seguito dell'insolito fenomeno l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha provveduto a effettuare dei campionamenti sia dell'acqua di mare che di gas.
Le operazioni, fanno sapere dalla sala Ingv catanese, sono state effettuate dai ricercatori che si sono avvalsi di un mezzo nautico per "le osservazioni macroscopiche del fenomeno, misure chimico-fisiche sul campo e prelievo di campioni". Il prelievo di acqua sul fondo marino e di gas gorgogliante dalla superficie dell'acqua è stato effettuato in prossimità dei siti di emissione tramite rosetta azionata dall'imbarcazione, al fine di garantire la sicurezza agli operatori.
Altri campionamenti di gas sono stati effettuati nel laghetto dove sono presenti i fanghi termali, chiuso ormai da tre anni a seguito del sequestro disposto della procura della Repubblica di Barcellona, per presunti illeciti edilizi su cui indagano i carabinieri di Vulcano e di Milazzo. Il laghetto rappresentava il sito di elezione per il monitoraggio del sistema idrotermale che alimenta il degassamento nell'area, e permetteva di ottenere preziose informazioni sull'evoluzione del sistema geotermico.
Dalle prime analisi sui campionamenti eseguiti è stato possibile rilevare un significativo abbassamento del livello di Ph in tutta la zona di costa interessata dal fenomeno. La schiuma visibile in acqua sarebbe composta essenzialmente da solfati, sviluppati dalla maggiore presenza di zolfo, provocata dalla impulsiva risalita di acqua calda e gas, di materiale vulcanico. Solo nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più completo, con la redazione delle relazioni tecnico-scientifiche che mostreranno i risultati di tutte le analisi.
Divieto di balneazione per 15 giorni in località Levante e Vulcano
Nell'attesa di conoscere i risultati completi dei campioni di acqua e gas prelevati, il sindaco Marco Giorgianni ha disposto il divieto di balneazione.
In alcune zone di quello specchio d’acqua c’era già dall'autunno scorso un divieto di balneazione. Il primo cittadino, con una nuova ordinanza, ha esteso la zona interdetta a scopo precauzionale "in attesa che si riunisca il tavolo col commissario regionale, l’Arpa e gli altri soggetti istituzionali chiamati a definire i provvedimenti necessari da adottare".