È stato scoperto il buco nero più vicino alla Terra: ecco quanto dista da noi
Si chiama Gaia BH1 e gli astronomi ce lo hanno presentato pochi giorni fa come il buco nero di massa stellare più vicino al nostro pianeta, in che modo questa scoperta può influenzare la vita sulla Terra?
Ecco il buco nero più vicino alla Terra appena scoperto
L'universo è stato solamente grattato superficialmente dall'uomo, ma l'immensità di tutto ciò che ancora c'è da scoprire in profondità è infinita. Ecco perché ogni giorno è possibile fare nuove e affascinanti scoperte: l'ultima riguarda nello specifico noi abitanti della Terra. È stato osservato per la prima volta un buco nero finora sconosciuto ed è risultato il più vicino al nostro pianeta rispetto a quelli finora noti. Un buco nero è di per sé un elemento tanto misterioso quanto affascinante, in quanto c'è ancora molto da scoprire e conoscere sul loro funzionamento e sulla loro capacità di piegare, sovvertire le leggi della fisica e di dare vita a fenomeni straordinari.
Gaia BH1, questo è il nome dato al buco nero, dista dalla Terra 1.600 anni luce ed è nettamente il più prossimo a noi ma, nonostante questa sua vicinanza, non rappresenta affatto un pericolo per le nostre vite. Non verremo dunque risucchiati e non scompariremo nel nulla come si vede in alcuni film di fantascienza in quanto la distanza non permette interazioni con la Terra, ma la scoperta di questo nuovo buco nero aggiunge un altro tassello di conoscenza all'infinito mosaico che è il nostro universo.
Gaia BH1 si trova all'interno della Via lattea ma scovarlo non è stato affatto semplice; questo buco nero è infatti dormiente, dunque la parte del disco di accrescimento non è facilmente visibile. Si tratta di uno dei circa 100 milioni di buchi neri di massa stellare presenti nella Via lattea e la massa di questi ultimi va da 5 a 100 volte quella del Sole, dunque grandezze inimmaginabili ma la cui osservazione non è affatto così automatica.
In particolare Gaia BH1 ha una massa di 10 masse solari ma è stato scoperto quasi per caso, ovvero grazie a una stella compagna che gli orbita intorno con una distanza di circa 1 unità astronomica (l'equivalente della distanza Terra-Sole). Secondo Kareem El-Badry, l'astronomo a capo dello studio, questa scoperta ha un'importanza ulteriore, in quanto si tratta della prima rivelazione inequivocabile di una stella simile al Sole in un'ampia orbita attorno a un buco nero di massa stellare nella nostra Galassia. Intanto gli studi proseguono e potrebbero emergere nuovi straordinari scenari.