Dopo l’orso dell’Abruzzo ora i lupi in Trentino: tutti a valle e in mezzo alla gente
Dopo l’orso dell’Abruzzo ora i lupi in Trentino. Gli animali che popolano le montagne scendono tutti a valle in mezzo alla gente in cerca di compagnia, cibo e qualche piccola e divertente avventura. Cosa sta succedendo in Trentino? Ecco tutte le ultime news
Trentino: i lupi fuggitivi
Secondo quanto si apprende dai media locali nelle ultime settimane sono stati registrati numerosi avvistamenti di lupi nelle vicinanze dei centri abitati. I lupi hanno iniziato a scendere a valle o ad avvicinarsi sempre di più ai centri abitati. Alcuni a loro rischio e pericolo e sfortunatamente ben due esemplari, un maschio e una femmina, sono stati investiti a distanza di poche ore tra Rovereto e Riva del Garda, a Natale.
Sull’altopiano della Vigolana, a breve distanza dalle abitazioni, e in Val di Non, sono stati ritrovati sbranati una decina di caprioli. Segno, questo, che i lupi si siano spostati in branco e abbiano attaccato gli altri animali per fame. Il cibo in quota, proprio a causa delle nevicate, scarseggia e così tutti gli animali - sia prede che predatori - scendono a valle.
Tra avvistamenti, segnali e ululati sentiti distintamente in più zone, la preoccupazione delle varie popolazioni è aumentata notevolmente. Nessuno vorrebbe incontrare un lupo affamato durante il suo cammino.
Quanti lupi vivono in Trentino? Se ne stimano, su tutto il territorio, circa un centinaio. Nel 2020 sono stati censiti 17 branchi e oggigiorno, secondo dati più recenti, riportati dal dirigente del Servizio faunistico Giovanni Giovannini, vi sono presenti oltre 20 branchi, che possono essere composti da un numero minimo di 3 fino a un massimo di 13 esemplari ciascuno.
L'Orso affamato dell'Abruzzo: la storia che ha appassionato grandi e piccini
Grazie ai media che ne hanno parlato a più riprese è diventato famoso un orso in particolare che vive in Abruzzo e che ha la 'fuga' nel sangue. Tra fine novembre 2021 e inizio dicembre 2021, Juan Carrito, l'orso del parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, attratto dall’odore di biscotti appena sfornati e si è avvicinato a una pasticceria di Roccaraso. Senza pensarci su due volte, ha sfondato una finestra, ha trovato la cucina della pasticceria e si è fiondato sulle teglie colme di biscotti appena sfornati.
Nessuna indigestione per lui, come, invece, era accaduto ad agosto quando si era avventato sui rifiuti lasciati dai turisti a Villalago.
Le numerose scorribande di Juan Carrito sono state sì divertenti, ma hanno anche sollevato numerose preoccupazioni. Così l'orso è stato trasportato in montagna, lontano da tutto e tutti.
Il piccoletto non si è dato però per vinto. Ha percorso centinaia di chilometri e dopo una settimana è stato avvistato nel paese dove è nato, a Villalago.