Dissesto idrogeologico: il 94% dei comuni italiani a rischio frane e alluvioni
Le aree maggiormente soggette a frane, alluvioni ed erosione delle coste aumentano e cresce anche il numero di persone che vivono in zone pericolose. Secondo i dati dell'ultimo rapporto Ispra la percentuale dei comuni italiani a rischio dissesto idrogeologico sarebbe salita al 94%.
Report Ispra, i dati aggiornati
Risale a pochi giorni fa la pubblicazione dell'ultimo rapporto Ispra sul rischio idrogeologico del territorio. Stando a quanto riportato nello studio svolto dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sono ben 7.423 i comuni interessati dal fenomeno, pari al 94% di quelli presenti su tutto il territorio nazionale.
La terza edizione del rapporto Ispra "Dissesto idrogeologico in Italia: Pericolosità ed indicatori di rischio" ha evidenziato un aumento del rischio alluvioni del 19% rispetto ai dati diffusi nel 2017, mentre le aree a pericolo frane sono salite del 4% rispetto a cinque anni fa.
Oltre 14 milioni di strutture, suddivise tra abitazioni, uffici, industrie, servizi, beni monumentali e archeologici si trovano potenzialmente in pericolo. Nelle zone a rischio frane e alluvioni sorgono infatti più di un milione e mezzo di edifici, oltre 700 mila industrie, oltre 200 mila siti archeologici e monumentali. Ma sono soprattutto le vite di otto milioni di cittadini che vivono nelle aree soggette a elevato pericolo idrogeologico a destare preoccupazione.
Erosione costiera, segnali positivi
Il nuovo report Ispra ha consentito anche un aggiornamento sulla situazione delle coste italiane, con i dati sullo stato e sui cambiamenti in prossimità della riva. Sul fronte dell'erosione costiera arrivano segnali più incoraggianti. A seguito di un ventennio dedicato agli interventi di protezione con opere di difesa rigide i litorali in avanzamento risultano essere superiori a quelli in arretramento. Nel periodo 2007/2019 il 20% dei litorali italiani risulta in avanzamento, mentre il 17.9% ha fatto registrare un arretramento.
Aree a rischio idrogeologico, quali sono?
Con una superficie pari al 94% dei comuni presenti nell'intero territorio nazionale sono molte le aree potenzialmente a rischio. La situazione peggiore è data dall'Emilia Romagna, con quasi 3 milioni di abitanti a rischio, seguita dalla Toscana (oltre 1 milione), Campania (oltre 580 mila), Veneto (quasi 575 mila), Lombardia (oltre 475 mila) e Liguria (oltre 366 mila).
Le regioni maggiormente interessate dall’erosione delle coste sono invece Calabria, con circa 161 km di litorale in arretramento, Sicilia (139 km), Sardegna (116 km) e Puglia (95 km).
Dissesto idrogeologico, le cause
I rischi legati al dissesto idrogeologico dipendono dalla morfologia del territorio, ma anche dal consumo di suolo e dai cambiamenti climatici. Cementificazione, deforestazione, abusivismo edilizio, abbandono dei terreni d'altura e altre azioni dell'uomo sono tutti comportamenti che incidono e aggravano il rischio idrogeologico. Per questo sono necessari interventi mirati per frenare il fenomeno, salvaguardare il pianeta e difendere la vita di milioni di persone.