Danni al cervello dagli inquinanti nelle nostre case: lo studio
Disinfettanti, composti chimici di prodotti per l'igiene personale, ritardanti di fiamma usati in mobili e apparecchi elettronici: alcuni di questi prodotti comuni in casa potrebbero provocare danni alle cellule nervose del nostro cervello.
A sostenerlo, come riporta l’Ansa, è uno studio americano appena pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience. Sarebbero colpiti gli oligodendrociti, che supportano i neuroni e formano la materia bianca del cervello, con il rischio di necrosi o comunque di un arresto del loro sviluppo, che inizia prima della nascita e prosegue fino all’età adulta.
Rischio di ritardi e disfunzioni motorie
Ci potrebbero essere conseguenti ritardi nello sviluppo cognitivo, disfunzioni motorie e sviluppo anomalo del sistema nervoso centrale. Finora le ricerche si erano concentrate soprattutto sui neuroni, molto meno degli oligodendrociti: li ha studiati un team guidato dalla Scuola di Medicina dell’Università americana Case Western Reserve esaminando gli effetti di 1.800 sostanze su oligodendrociti di topo coltivati in laboratorio. In tutto, 292 composti hanno ucciso le cellule e altri 47 ne hanno frenato lo sviluppo. I risultati sono stati poi confermati in topi vivi e in cellule umane coltivate.
Sono stati analizzati anche i dati raccolti da una grande ricerca statunitense tra il 2013 e il 2018 sul composto BDCIPP appartenente alla categoria dei ritardanti di fiamma. Era risultato presente in quasi tutti i campioni analizzati di urina di bambini tra 3 e 11 anni, con una tendenza in aumento.