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Passiflora Caerulea, come coltivare la pianta rampicante della passione

Come coltivare la Passiflora Caerulea e avere una pianta ornamentale bellissima in vaso o in giardino? Ecco i segreti per una corretta coltivazione
Curiosità26 Giugno 2023 - ore 16:30 - Redatto da Redazione Meteo.it
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Conosciuta anche con il nome di "fiore della passione" la Passiflora Caerulea è una pianta rampicante perenne molto decorativa. Le eleganti fioriture a doppia corolla bianca, violacea e blu sono molto scenografiche, mentre in alcune specie le parti verdi costituiscono ottime basi per rimedi naturali contro ansia e disturbi del sonno. Ecco come coltivare questa bellissima pianta.

Passiflora Caerulea, pianta decorativa dai bellissimi fiori

La specie appartiene alla famiglia delle Passifloraceae che racchiude circa 500 varietà. La Passiflora Caerulea è la più conosciuta, e anche l'unica specie coltivata in Italia, poiché capace di sopportare gli inverni del clima mediterraneo.

Pianta rampicante perenne dall’aspetto esotico, la Passiflora è originaria del Centro e Sud America, e si presenta con foglie lucide profondamente lobate verde scuro, in mezzo alle quali spuntano - a tarda primavera - grandi fiori bianchi con filamenti centrali viola, blu e bianco. Dopo la fioritura si formano sui rami i frutti, che una volta giunti a maturazione cadono a terra. Si tratta di frutti commestibili, anche se privi del tipico sapore agro e dolciastro delle principali cultivar del frutto della passione. Il frutto della Passiflora Caerulea ha un sapore blando che talvolta può risultare anche sgradevole, soprattutto se consumato crudo.

Le parti verdi della pianta invece non sono commestibili, ma presentano alti livelli di tossicità. Nel gambo e nelle foglie sono presenti composti di cianuro, che possono rivelarsi fatali se ingeriti accidentalmente. Tuttavia - se scelte con cura - le parti "commestibili" di questa pianta offrono ampie proprietà benefiche. La principale caratteristica di questa pianta è il suo potere rilassante e sedativo, che si ha dalle essenze ricavate dal fiore, mentre il frutto - nonostante il suo sapore blando - è ricco di vitamine A, B, C, ed E, che fortificano il sistema immunitario, e di sali minerali come potassio, ferro, rame e fosforo. La passiflora è considerata un’erba rilassante ad azione rapida, capace - secondo recenti studi - di calmare l'ansia in appena 30 minuti.

Come coltivare la Passiflora Caerulea in terra o in vaso

La coltivazione della Passiflora Caerulea in vaso parte dalla corretta scelta del recipiente. Scegliere un contenitore del diametro consono alle dimensioni della pianta e abbastanza grande da consentire alle radici di svilupparsi. Sul fondo disporre uno strato di argilla espansa, così da migliorare il drenaggio, e completare il riempimento del vaso con del terriccio specifico per piante da fiori, ricco di sostanze nutritive.

La coltivazione in vaso della Passiflora necessita anche di concimazioni. Per sopperire alla carenza di sostanze nutritive che potrebbero scarseggiare a lungo andare nel terriccio del vaso è necessario prevedere l'aggiunta di concime granulare ogni 2/3 mesi per tutto il periodo di vegetazione - primavera ed estate - o in alternativa del fertilizzante liquido per piante da fiore, da aggiungere all'acqua di irrigazione ogni 7 giorni.

Per la coltivazione della Passiflora Caerulea in terra valgono le medesime accortezze, ovvero un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutrienti, e dell'argilla per garantire un corretto drenaggio ed evitare il marciume dell'impianto radicale.

Sia la Passiflora coltivata in giardino che quella in vaso avranno poi necessità di uno o più sostegni, che consentano ai rami di arrampicarsi. Prediligere luoghi che assicurino alla pianta almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno. Le annaffiature dovranno essere abbastanza frequenti, anche se è necessario attendere tra un'irrigazione e l'altra che il terreno si sia completamente asciugato.

Come potare la Passiflora

Per garantirsi fioriture abbondanti e regolari, ma anche contenere lo sviluppo eccessivo della pianta, la Passiflora necessita di una potatura "importante" e una leggera ogni anno.

La prima deve essere eseguita all'inizio ripresa vegetativa, dopo l'inverno. A marzo è necessario eliminare i rami danneggiati dal gelo e ormai secchi, per favorire la crescita di nuovi tralci, che regaleranno nuove e splendide fioriture per tutta la bella stagione. Prima dell'inverno è invece necessario intervenire per contenere le dimensioni della pianta e al tempo stesso ringiovanirla. In quest'occasione sarà necessario eliminare i tralci più vecchi che si trovano alla base. Se non adeguatamente contenuta infatti, la Passiflora può rivelarsi una pianta invasiva e diffondersi in breve tempo su aree anche vaste.

Come riprodurre la Passiflora caerulea per talea

Nel momento del rinvaso è possibile prelevare delle talee di circa 8-10 centimetri dalla pianta madre. Queste andranno poi disposte in un vaso riempito con una miscela di sabbia e torba. Una volta che le talee avranno radicato - ci vorranno alcune settimane - sarà possibile trasferire le nuove piantine in vasi del diametro di circa 8-10 cm.

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